(ANSAmed) - TUNISI - In tutte le citta' storiche arabe la casbah costituisce non solo un quartiere, ma il cuore della storia e della cultura della comunita'. Quella di Algeri lo e' ancora di piu', tanto che la citta' vecchia della capitale e' iscritta nel patrimonio mondiale dell'Umanita', la ''classifica'' redatta dall'Unesco. Ma questa porzione di storia e di cultura di Algeri oggi soffre sotto i colpi dell'abbandono, tanto che un rapporto dell'Ufficio per la gestione e lo sfruttamento dei Beni culturali ha lanciato non un allarme, ma un vero e proprio grido di dolore, davanti allo scempio che della Cashab si sta facendo.
Sui 554 edifici censiti nella Casbah come in stato di obsolescenza, ben 188, cioe' poco piu' d'un terzo, sono a rischio crollo e ''costituiscono un reale pericolo per coloro che li abitano''. Ma il rapporto dice anche altro, e di non minore preoccupazione, perche', sostenendo per la Casbah d'Algeri ha perduto il 17 per cento del suo parco immobiliare (dato che si traduce in 373 edifici letteralmente scomparsi) certifica l'aggressione continua che si sta facendo alle vecchie abitazioni, con il chiaro obiettivo di sostituirle con nuove di piu' alto valore.
C'e', poi, anche un problema di sovrapopolazione perche', soprattutto nelle zone deputate ad accogliere costruzioni di civile abitazione, molte case risultano essere utilizzate da un numero molto piu' grande di quello che la loro estensione renderebbe possibile. L'elenco delle abitazioni che, nella Casbah, sono ritenute in condizione di degrado e' molto lungo perche', ad esempio, nel rapporto dell'Ufficio vengono elencate 908 altre unita' ''mediamente o superficialmente degradate'', 120 chiuse o con gli accessi murati, ma occupati abusivamente da persone o nuclei familiari che approfittano dell'assenza di sorveglianza istallandovisi. A questa situazione, che e' insieme di preoccupazione sociale e per sicurezza, si aggiuinge anche il problema che, stante il degrado degli immobili, si sta determinando una emergenza sanitaria per la mancanza di fosse settiche che possano garantire il corretto smaltimento delle acque nere.
Un intervento degno di tale nome presupporrebbe la possibilita' di sistemare le famiglie costrette ad abbandonare la Casbah a causa delle condizioni di sicurezza delle case in zone al di fuori del suo perimetro, ma, commenta amaramente l'Ufficio, le circa 1300 richieste di alloggi avanzate alla Provincia di Algeri sono rimaste tutte inevase. (ANSAmed).