ROMA - "Due bambini e due donne sono annegati ieri dopo che la loro barca ha urtato contro gli scogli ed è affondata al largo dell'isola di Samos, in Grecia. Si tratta del secondo naufragio nel Mar Egeo che ha causato la morte di bambini questa settimana e del terzo naufragio di questo mese". Lo afferma, in una nota, Ghassan Khalil, rappresentante dell'Unicef in Grecia.
"Una persona su cinque che tenta di raggiungere l'Europa attraverso le rotte migratorie mortali - sottolinea - è un minorenne, la maggior parte dei quali fugge da conflitti e povertà. Negli ultimi dieci anni, centinaia di bambini hanno perso la vita durante questo viaggio. Queste morti sono tanto prevenibili quanto tragiche. Dal 2014 almeno 2.508 persone sono morte nel Mar Mediterraneo orientale. L'Unicef chiede ai governi di usare il Patto su Migrazione e Asilo per rafforzare il loro impegno a salvaguardare i bambini. Bisogna garantire ai minorenni percorsi sicuri, legali e accessibili per cercare protezione e ricongiungersi con i propri familiari. Per salvare le vite dei bambini sono necessarie operazioni coordinate di ricerca e salvataggio in mare, garantire uno sbarco sicuro, un'accoglienza su base comunitaria e l'accesso ai servizi di asilo".
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