Il ministro algerino ieri ha sottolineato che un incontro avuto con il collega nigeriano per le Risorse petrolifere, Timipre Sylva, e quello dell'Energia del Niger, Mahamane Sani Mahamadou, ha portato a un accordo trilaterale per varare studi tecnici di questo progetto e "trasformarlo in realtà il prima possibile". Arkab ha riferito che si è convenuto di "continuare le consultazioni attraverso il team tecnico costituito durante questo incontro", e di affidargli la preparazione di "tutti gli elementi, gli studi tecnici e finanziari e gli studi di fattibilità relativi alla costruzione del gasdotto transahariano". Il ministro ha definito questo gasdotto come "una nuova fonte di approvvigionamento per i mercati (europei) la cui domanda è in costante aumento".
In considerazione della guerra in Ucraina e della crisi energetica globale, da qualche mese si riparla di questo progetto che dovrebbe trasportare gas dalla Nigeria all'Europa attraverso il Niger e l'Algeria. Il Paese nordafricano dispone di un'infrastruttura pronta per il trasporto del gas che si estende dalla città di Tamanrasset, nell'estremo sud, fino alla Spagna e (attraverso la Tunisia) all'Italia. La compagnia petrolifera algerina Sonatrach aveva firmato nel 2002 il primo protocollo d'intesa con quella nigeriana per costruire un gasdotto che, partendo dai giacimenti della Nigeria meridionale, passasse per il Niger arrivando in Algeria. Il costo iniziale del progetto, al momento della firma del protocollo d'intesa tra Algeria e Nigeria, era stimato in 13 miliardi di dollari per trasportare 30 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno.(ANSAmed).