(di Francesco Tedesco).
(ANSAmed) Napoli - Nel calcio non c'è posto per il razzismo, la discriminazione e l'intolleranza. Questo il messaggio che sarà veicolato questa settimana in tutti i campi delle comp'etizioni europee per club, la Champions League e l'Europa League, nell'ambito della settimana d'azione di "Fare", il network europeo contro il razzismo nel calcio. Da stasera a giovedì lo spot "No to racism" verrà proiettato sui maxischermi di tutti gli stadi che ospiteranno le 40 gare di Champions League e Europa Legue e anche dalla regia televisiva internazionale e ci saranno degli annunci speciali negli stadi oltre ai simboli della campagna stampati suo programmi delle partite. Le squadre saranno accompagnate in campo da bambini che indosseranno la maglietta con la scritta "No al razzismo" e i capiani avranno la stessa scritta sulla fascia che portano al braccio. "L'Uefa, le associazioni membre e la rete Fare - ha spiegato il presidente dell'Uefa Michel Platini - condividono il desiderio incrollabile di affrontare tutte le forme di discriminazione nel calcio e di imprimere questo messaggio in tutta Europa. Guidati da questa determonazione, abbiamo adottato una risoluzione nel congresso Uefa del 13 maggio scorso che punta a mandare un forte messaggio sulla nostra lotta al razzismo e continueremo a usare la campagna "No al razzismo" per mostrare la nostra dedizione a fare in modo che il calcio sia tollerante ed inclusivo verso persone di ogni colore, cultura e fede".
"Siamo orgogliosi - ha aggiunto il direttore esecutivo della rete Fare, Piara Powar - che la nostra settimana d'azione sia ormai divenuta il più grande messaggio sociale nello sport europeo con il coinvolgimento delle piccole associazioni fino ai grandi club di calcio e alle nazionali" La risoluzione contro il razzismo adottata dal'Uefa a maggio prevede che tutte le federazioni naizonali aumentino i loro sforzi per sradicare il razzismo dal calcio e impongano sanzioni più forti contro comportamenti discriminatori. La risoluzione incoraggia gli arbitri a sospendere o anche chiudere una partita se si verificano episodi di razzismo, prevede l'imposizione di dieci giornate di squalifica a giocatori o dirigenti dei club che si macchno di condotte razziste. (ANSAmed).