IL CAIRO - Una mostra d'arte internazionale presentata come "la prima" che tiene fra le piramidi di Giza e il circostante altopiano alla periferia ovest del Cairo è in corso fino al 7 novembre col titolo di "Forever Is Now", (Per sempre è adesso). Vi partecipa anche uno scultore italiano, Lorenzo Quinn.
Lo segnalano i media egiziani e un comunicato sottolineando che si tratta della quarta mostra annuale organizzata dalla società privata di promozione artistica "Art D'Égypte".
L'evento si svolge comunque sotto l'egida del Ministero delle Antichità e del Turismo egiziano, e di quello degli Affari Esteri egiziano col patrocinio dell'Uesco.
"Le Piramidi hanno una straordinaria storia, lunga e illustre, che ha affascinato e ispirato artisti di tutto il mondo", ha ricordato Nadine Abdel Ghaffar, fondatrice di Art D'Égypte, parlando di un evento che coniuga "arte, storia e patrimonio" archeologico.
Nel sottolineare che questa "è la prima mostra di questo genere in 4.500 anni", il comunicato di Art D'Egypte evidenzia come l'esposizione rappresenti "una fusione di patrimonio antico e arte contemporanea nella più antica e ultima rimasta delle Sette Meraviglie del Mondo Antico", sito del patrimonio mondiale dell'Unesco.
Oltre al quinto figlio dell'attore americano Anthony Quinn, gli altri artisti partecipanti sono il russo Alexander Ponomarev, l'americana Gisela Colón, il brasiliano João Trevisan, il francese JR, l'egiziano Moataz Nasr e l'artista di origine egiziana ma residente a Los Angeles Sherin Guirguis. Ci sono poi i britannici "Shuster + Moseley" e Stephen Cox RA oltre al principe saudita Sultan Bin Fahad. Fra le aziende che hanno sostenuto l'iniziativa viene citata anche Alexbank, la controllata egiziana del gruppo Intesa Sanpaolo.
In occasione della mostra, Art D'Égypte ha portato per la prima volta in Egitto "Ai-Da" il primo robot-artista ultra realistico al mondo: dotata di intelligenza artificiale, viene presentata essa stessa come "un'opera d'arte, insieme ai suoi disegni, dipinti, performance artistiche e sculture", ricorda la nota.
L'umanoide dalle sembianze femminili ha fatto notizia perché è stato bloccato alla dogana del Cairo per dieci giorni prima che fosse chiarito che le telecamere impiantate al posto degli occhi non servivano per spionaggio, come ha riferito il quotidiano britannico Guardian.