(ANSAmed) - BRUXELLES, 19 NOV - Il 16% di tutti i richiedenti
asilo nell'Ue nel 2012 e nei primi sei mesi del 2013 è arrivato
dall'insieme dei Paesi dei Balcani occidentali. Negli ultimi
anni, dopo la liberalizzazione dei visti per l'area di Schengen
per i cittadini di Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina,
Montenegro ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia, la fetta
maggiore di domande di asilo nell'Ue è arrivata dal loro gruppo,
superando quelle in arrivo da qualsiasi altro Paese di origine,
a dispetto del fatto che vengano ampiamente considerate
infondate, con una percentuale di rifiuto del 96% nel 2012. La
Top 5 delle destinazioni è costituita da Germania, Francia,
Svezia, Belgio e Svizzera, seguiti da Ungheria, Austria,
Lussemburgo, Italia, Gran Bretagna, Danimarca e Grecia.
A scattare una fotografia è l'ufficio europeo di sostegno
all'asilo (EASO), secondo cui le richieste di asilo dai Balcani
occidentali sono state quasi 20.000 nel 2008, per poi passare a
circa 60.000 nel 2012 e ad oltre 30.000 nella prima metà del
2013. Il numero delle domande varia a seconda del periodo, con
un trend generale in salita e fortemente stagionale, dove i
picchi maggiori cominciano subito prima dell'inverno. I
richiedenti asilo dai Balcani sono soprattutto rom provenienti
da Serbia e Macedonia, insieme ad albanesi in arrivo da Albania
e Kosovo.
Al di là delle principali città, le principali zone di
origine sembrano essere Kosovo e dintorni: tipiche aree di
riferimento sono Nord dell'Albania, Sud della Serbia e Nord
della Macedonia. Gli Stati membri dell'Ue e i Paesi associati,
ma anche i Paesi dei Balcani occidentali, sembra siano d'accordo
nell'affermare che all'origine del fenomeno delle domande di
asilo manifestamente infondate ci siano motivi economici,
particolarmente forti fra le minoranze etniche in Serbia e in
Macedonia. Sebbene i cittadini dei Balcani occidentali ricevano
uno dei tassi più elevati di rifiuto dell'asilo, la percentuale
varia da Paese di destinazione e di origine, con i cittadini
dell'Albania a ricevere il numero più elevato di decisioni
positive, mentre quelli dalla Macedonia il più alto di rifiuti.
(ANSAmed).