(ANSA) - TORINO, 17 NOV - "Ricordo benissimo quando il
presidente Malagò mi chiamò la sera dell'assegnazione a Torino.
Fu molto simpatico, si complimentò e mi chiese, con un
linguaggio anche abbastanza colorito, come avevo fatto a portare
a casa un risultato così importante. Non posso che constatare
che oggi la squadra che ha portato in Italia le Finals viene
messa sotto attacco per motivazioni difficili da comprendere per
chi vuol bene allo sport. Ma se è una corsa a intestarsi
l'evento, ben venga. Le Atp Finals sono un patrimonio della
città e del Paese tutto". Chiara Appendino, ex sindaca di Torino
oggi vicepresidente della Fit, replica così al presidente del
Coni, Giovanni Malagò, che ieri ha sostenuto di averle suggerito
di candidare la città a ospitare il torneo.
Per Appendino, l'assegnazione delle Atp è stato "un risultato
possibile solo grazie a un grande lavoro di squadra. Una
vittoria corale, coordinata dalla Federtennis e da un uomo
tenace come il presidente Binaghi. E, ovviamente, senza lo
stanziamento dei fondi del Governo Conte I e dell'allora
ministro Giorgetti, nulla sarebbe stato possibile". Per la
vicepresidente Fit, la ricostruzione fatta da Malagò è
imprecisa: "Nel dicembre 2018 Torino non solo era già candidata,
ma aveva già superato la prima selezione ed era stata inserita
da Atp nella shortlist con Londra, Singapore, Tokyo e
Manchester. La candidatura di Torino fu presentata dalla
Federazione già agli inizi del mese di novembre mentre
l'apertura del bid gestito da Deloitte era già nota da Agosto e
mi fu segnalata dal presidente Binaghi". Quanto al supporto del
Coni, spiega che "Diego Nepi, di Coni Servizi, fu parte della
squadra che portò a casa il risultato e il suo contributo fu
importante, almeno quanto quello delle tante altre persone che
si dedicarono al progetto".
"Dispiace che il presidente Malagò (ieri in Piemonte, ndr)
non si sia fatto sentire, mi avrebbe fatto certamente piacere
chiarire di persona eventuali incomprensioni e poi portarlo a
visitare la venue del PalaAlpitour" - conclude Appendino -. E
non nego che mi avrebbe fatto piacere un suo maggior
coinvolgimento nella gestione delle problematiche emerse con
Cts. Il tennis merita lo stesso rispetto delle altre discipline
sportive". (ANSA).