Sono state ricordate dalla comunità
di Civita, con una cerimonia religiosa a tre anni dalla tragedia
delle Gole del Raganello, le 10 vittime, nove escursionisti e
una guida, travolte e uccise da un'improvvisa onda di piena del
torrente.
Gli abitanti del centro arbereshe, l'amministrazione comunale e
la Parrocchia "Santa Maria Assunta si sono riunite in preghiera
davanti all'Altare della Misericordia Divina della chiesa di
Santa Maria Assunta per una funzione celebrata dal parroco padre
Remo e dai concelebranti don Maurizio Bloise, della diocesi di
Cassano allo Jonio, e da padre Gabriel, parroco della parrocchia
"Santa Maria Assunta" di Frascineto.
"Ci siamo riuniti - ha detto padre Remo - per esprimere, ancora
una volta, vicinanza e solidarietà alle vittime e a tutte le
loro famiglie, ma soprattutto per pregare, affinché la preghiera
possa dare quel senso di sollievo alle anime afflitte,
specialmente dei familiari, e poi per dare un po' di sollievo
alla comunità di Civita che comunque cerca faticosamente di
riprendere il suo corso normale della vita".
"Sono trascorsi già tre anni da quel terribile giorno, ma in
tutto questo periodo di tempo - ha aggiunto il religioso - non
c'è stato mai un momento in cui la comunità civitese non abbia
almeno pensato o pregato per le dieci vittime della tragedia
avvenuta nelle Gole del Raganello. Queste vittime, secondo me,
fanno parte oramai di questa nostra famiglia più grande, che è
la comunità di Civita".
"Anche quest'anno, come amministrazione, - ha affermato il vice
sindaco di Civita, Vincenzo Mastrota, assente il sindaco,
Alessandro Tocci per seri problemi familiari - abbiamo voluto
ricordare le persone che quel nefasto lunedì pomeriggio hanno
perso la vita nelle gole del Raganello, dando un abbraccio,
anche se virtuale, a tutti i loro familiari. Giorni difficili.
E' stata una tragedia che ci ha colpito, che ci ha scosso tutti
nel nostro intimo. Una tragedia che è difficile dimenticare. Ci
duole, però, constatare - ha concluso Mastrota - che la tragedia
del Raganello e tutto ciò che ne è conseguito sia stato
dimenticato dalle Istituzioni preposte".
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