Una settimana dedicata a 5
temi identitari del nostro tempo attraverso i quali valorizzare
e fissare il ruolo istituzionale della scuola nel territorio. È
l'iniziativa promossa dall'Istituto Comprensivo
"Alvaro-Gebbione" di Reggio Calabria, dal titolo: "Settimana
dell'identità, del benessere, della bellezza e della cultura",
presentata a palazzo San Giorgio dall'assessore all'istruzione
Lucia Anita Nucera, dalla dirigente scolastica Adriana Labate,
dalla vice dirigente Antonella Bonacci e dalla docente e
scrittrice Ilda Tripodi.
Una realtà scolastica importante, la "Alvaro-Gebbione", in
uno dei quartieri più popolosi e attivi della zona sud della
città. Da lunedì 12 e fino a venerdì 16, cinque diverse
giornate di confronto con gli studenti. Si comincerà lunedì con
la cerimonia di cambio di denominazione della scuola, da
"Alvaro-Gebbione" ad "Alvaro-Scopelliti", alla presenza della
vice presidente della Giunta regionale Giusy Princi e Rosanna
Scopelliti, figlia di Antonino Scopelliti, il magistrato di
Cassazione ucciso in un agguato di mafia il 9 agosto 1991 a
Piale di Villa San Giovanni. Da una parte un grande autore e
protagonista della cultura calabrese del '900, dall'altra la
figura di un alto magistrato, assassinato per la sua integrità
morale e professionale.
Stili alimentari e prevenzione dell'obesità nella seconda
giornata, la bellezza, non solo quella del paesaggio e dell'arte
antica, ma anche il benessere psicologico condizionato
dall'aspetto fisico, le due sessioni della terza giornata.
Dell'infanzia, tra dispersione e qualità della vita, si
occuperà, nella quarta giornata, il Garante regionale per
l'Infanzia e l'adolescenza Antonio Marziale assieme a Lucio
Ficara, docente e giornalista de "La Tecnica della Scuola".
Chiusura dedicata alla cultura con la giornata dedicata a
Corrado Alvaro.
"La scuola oltre alla diffusione del sapere, all'educazione
ed alla formazione è un presidio stabile del territorio" ha
affermato Labate che sui programmi di dimensionamento scolastico
ha messo in guardia sul rischio che futuri accorpamenti possano
determinare l'impoverimento di interi territori, non solo
periferici, ma persino all'interno di grossi centri abitati.
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