"Questa non è una comune casa di
accoglienza, è un vero e proprio paese in cui si respira aria di
pace e serenità". Lo ha detto l'atleta paralimpica Enza Petrilli
non appena ha varcato la soglia della CasaPaese, residenza per
persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative, a
Cicala, ormai riconosciuto come Dementia Friendly Community
dalla Federazione Italiana Alzheimer.
Argento paralimpico a Tokyo e plurimedaglia d'oro all'European
Para-Archery Cup di Nottingham nonché campionessa del mondo in
carica con tre medaglie d'oro conquistate ai mondiali di Dubai,
Petrilli è giunta nella sede della residenza ideata da Elena
Sodano, presidente dell'associazione Ra.Gi., accompagnata da
Reno Insardà, presidente dell'associazione Aida Onlus.
"L'esistenza di una struttura così innovativa nella mia regione
- ha detto l'atleta originaria di Taurianova che è anche
vicepresidente di Aida Onlus- mi inorgoglisce fortemente.
Rappresenta un fiore all'occhiello nell'ambito degli interventi
a favore delle persone affette da disabilità e dell'intera
comunità".
"Con la nostra associazione - ha dichiarato il presidente
Insardà - da anni cerchiamo di garantire una vita e un futuro
dignitoso a persone affette da vari tipi di disabilità. Si
tratta di un obiettivo importante condiviso con l'associazione
Ra.Gi., con cui abbiamo avviato un percorso che spero possa
condurci a dare sempre più senso e valore all'esistenza di
persone fragili, replicando questo modello innovativo di cure e
accoglienza in tante altre città".
All'incontro hanno preso parte anche Giuseppe Apostoliti,
portavoce del Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato e
presidente regionale Arci, e Diana Costanzo, consigliera
nazionale Arci nonché vicepresidente dell'Arci di Catanzaro.
"La visita di Enza - ha sostenuto Elena Sodano - ci dà
un'ulteriore conferma di essere sulla strada giusta. Nonostante
le immancabili difficoltà che incontriamo quotidianamente lungo
il nostro cammino, l'apprezzamento e il sostegno di persone
meravigliose e altrettanto propositive come Enza e Reno ci danno
forza e coraggio per portare avanti la nostra rivoluzione della
cura".
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