Parte del materiale per la
costruzione del Ponte sullo Stretto sarà sistemato nelle aree di
stoccaggio delle aree retrostanti la parte sud del bacino di
evoluzione del porto di Gioia Tauro destinate anche all'approdo
delle navi che trasporteranno conci prefabbricati e le bobine
dei cavi. Lo rende noto l'Autorità di sistema portuale dei mari
Tirreno Meridionale e Ionio affermando che è stata accolta una
proposta in tal senso avanzata dalla stessa autorità.
Il progetto originario del collegamento stabile tra la
Sicilia e la Calabria, è scritto in una nota, "individuava Gioia
Tauro come porto di stoccaggio dei conci prefabbricati e delle
bobine dei cavi per la costruzione e costituiva una sensibile
interferenza con la operatività portuale, dovuta all'ormeggio
delle navi che trasportavano tali materiali all'accosto 'alti
fondali' della banchina di levante in concessione a Mct SpA e la
interruzione della continuità logistica dovuta al passaggio di
tali materiali verso aree retrostanti non in concessione. Nel
corso della Conferenza dei servizi che il ministero delle
Infrastrutture e trasporti ha promosso il 16 aprile 2024,
l'Autorità di sistema portuale aveva depositato un parere,
sottolineando l'impatto negativo e le dannose interferenze di
tale progetto con le attività dei soggetti terminalisti, Mct in
primis, e della operatività portuale in genere".
"Nel contempo - prosegue la nota - è stata fornita una
proposta risolutiva, anche in esito a sopralluoghi ed incontri
con i tecnici della società Stretto di Messina Spa, consistente
nella infrastrutturazione della parte sud del bacino di
evoluzione e l'utilizzo per le aree di stoccaggio delle aree
retrostanti. La soluzione proposta dall'Autority, di concerto
con la locale Capitaneria di porto, è stata accolta e
successivamente confermata nel corso di una recente
interlocuzione con il costruttore, avendo sciolto la Autorità
marittima la riserva sulla assoluta non interferenza con
l'attuale bacino di evoluzione delle navi".
L'Autorità manifesta quindi "la più grande soddisfazione per
la proficua sinergia intercorsa con la autorità marittima ed il
team della società Stretto di Messina, coordinato da Valerio
Mele".
La soluzione, conclude la nota, ha riscosso anche il
"compiacimento dei terminalisti Mct e Automar, impegnati ormai
da un quinquennio nel rilancio del transhipment nello scalo, con
nuovi investimenti nell'equipment portuale e nuovi record
commerciali. E una lettera personale recapitata nei giorni
scorsi al presidente Agostinelli testimonia la soddisfazione
dell'armatore Msc".
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