Eni Rewind ha comunicato di aver
trovato quattro discariche all'estero dove poter smaltire i
rifiuti pericolosi della bonifica dell'area industriale di
Crotone. Lo fanno sapere il sindaco ed il presidente della
Provincia di Crotone, Vincenzo Voce e Sergio Ferrari, attraverso
una nota congiunta.
La vicenda dei rifiuti della bonifica è da tempo al centro di
una vertenza tra Eni Rewind e le istituzioni calabresi. Infatti,
nonostante un vincolo regionale che imponeva il trasferimento di
questi rifiuti pericolosi (tra cui amianto e tenorm) fuori dalla
Calabria, Eni Rewind dal 2021 non aveva ancora trovato una
discarica adatta per questa tipologia di scarti industriali se
non proprio quella di Crotone. Ad agosto scorso, il ministero
dell'Ambiente aveva accolto la richiesta di Eni Rewind di
eliminare il vincolo regionale, ma aveva nel contempo disposto
che la società cercasse una discarica adatta anche all'estero.
Eni Rewind, spiegano Voce e Ferrari, ha comunicato al
ministero dell'Ambiente di aver ultimato l'attività di scouting
all'estero imposta dal decreto del Mase e fornito un elenco di
società che gestiscono direttamente discariche in Europa presso
cui sono già stati smaltiti rifiuti pericolosi. A queste società
Eni Rewind ha richiesto, entro lo scorso 30 settembre, un
formale riscontro con la disponibilità ad accogliere i rifiuti
delle discariche a mare ricevendo ben ventuno riscontri formali.
Dalle verifiche effettuate è emerso che ci sono dieci discariche
potenzialmente compatibili con le esigenze del progetto di
bonifica ubicate in Svezia, Germania, Austria e Finlandia. Dopo
aver analizzato le potenzialità e capacità di detti siti, Eni
Rewind ha selezionato due società disponibili allo smaltimento
dei rifiuti prodotti in 4 siti abilitati in Germania e in
Svezia. Secondo i rilievi di Eni, le capacità disponibili in
detti siti sono "compatibili con i fabbisogni del progetto".
Eni Rewind provvederà a dicembre alla contrattualizzazione
dei rapporti ai fini dell'avvio dell'iter per l'ottenimento
delle notifiche transfrontaliere ai sensi del nuovo regolamento
europeo il quale potrebbe richiedere qualche mese di tempo ai
fini dell'avvio dei conferimenti.
"Avevamo ragione - scrivono Voce e Ferrari - gli impianti
all'estero per ricevere i rifiuti delle discariche fronte mare
dell'ex area industriale esistono e sono disponibili. Lo avevamo
detto a più riprese, sia in sede di Conferenza di Servizi, sia a
pochi giorni dall'emissione del decreto del Mase dello scorso 1
agosto 2024. Non possiamo che essere soddisfatti del contenuto
della nota inoltrata oggi da Eni Rewind la quale dà prova di
quanto sin dall'inizio sostenuto sulla base delle nostre
indagini".
Sulla vicenda pendono anche una serie di ricorsi al Tar
presentati da Regione, Provincia e Comune per chiedere
l'annullamento del decreto del ministero riguardo
all'eliminazione del vincolo Paur: "Valuteremo nei prossimi
giorni se il tenore di detta comunicazione - concludono Voce e
Ferrari - potrà sortire effetti rispetto al contenzioso pendente
innanzi al Tar della Calabria".
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