Il mondo delle donne, il mondo visto dalle donne. C'è l'universo delle emozioni, dei ricordi, del dolore e del desiderio nelle poesie di Marina Rosiello, docente appassionata di musica e parole che, nei suoi reading, legge e canta versi in cui la bellezza si cristallizza come un ideale da contemplare e agognare ma che appare condannato alla sola dimensione del sogno. Il titolo dell'ultima raccolta dell'autrice, Fiori d'acqua (Graus edizioni), racchiude il senso di queste liriche: "I miei fiori d’ acqua sono delicati, belli come l’ animo femminile, ma sono incompleti, perché mancano della loro funzione principale, cioè quella di trasformarsi in frutti. Metaforicamente, rappresentano l’idealizzazione dei sogni , dei progetti, che non giungono a compimento, destinati perciò a restare sterili idee di perfezione", spiega Marina. Nata a Napoli, da alcuni anni l'autrice si è trasferita a Recale (Caserta) dove è docente nella scuola primaria. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e dal 2020 ha deciso di mettersi in gioco pubblicando i suoi lavori. Fiori d'acqua, racconta, è una raccolta "nata un po’ casualmente, da pensieri liberi, sull’ onda emotiva o sulla base di riflessioni pacate, nel corso di anni segnati da cambiamenti interiori o dovuti a contingenze esterne: quegli imprevisti che la vita ci presenta come doni o quelli che non possiamo rifiutare, ma solo accettare, metabolizzare e ripartire di nuovo". Nelle quaranta poesie del libro si intrecciano temi diversi e affini, in un gioco di rimandi e risonanze in cui lettrici e lettori possono riconoscere se stessi, le proprie emozioni, il vissuto e i giardini interiori segreti. L'amore per le radici è forte, ma si intreccia con la voglia di cambiamento; la resilienza e la voglia di rivincita sulle avversità sono il volto pragmatico di creature capaci anche di inseguire con passione l'orizzonte dell'altrove. "Vorrei andar via come una foglia, danzando col vento d’autunno. Frivola e senza peso, libera e inconsistente, come un pensiero fugace che ha attraversato la mente in un momento, impercettibile e raro, di pura felicità", è una delle poesie della raccolta. Da sfondo, l'ispirazione nella memoria con una dedica: "A mio padre, che mi ha lasciato, tra le altre cose, la stessa, indisciplinata voglia di scrivere poesie. Da lanciare verso gli altri. Come aeroplanini di carta. O messaggi in bottiglia”.
In collaborazione con: