Alla vigilia delle celebrazioni per
il decennale della scomparsa di Pino Daniele nel 2025 e dei 70
anni dalla nascita, debutta a Napoli nel Salone delle Feste del
Museo e Real Bosco di Capodimonte lo spettacolo 'Napul'era - Un
viaggio nella canzone napoletana d'autore da Mercadante a Pino
Daniele' con Enzo Decaro voce narrante, alla chitarra classica
Pietro Cantisani e Marco Ielpo alla chitarra acustica. Lo
spettacolo è incluso nel costo del biglietto d'ingresso serale
al museo (3 euro - apertura ore 19.30-23.30)
"In occasione dell'apertura serale straordinaria del 9 dicembre
inauguriamo 'Capodimonte in scena' - dichiara il direttore del
Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt - È una nuova
sezione performativa del Museo e Real Bosco - che mette la
danza, la musica, il teatro in dialogo con gli spazi e i
capolavori di una Reggia sempre più aperta alla città. Il Salone
delle feste torna ad ospitare eventi speciali per cittadini e
turisti. Sono particolarmente lieto di annunciare che il primo
spettacolo sarà dedicato alla canzone napoletana, dalle
villanelle del '500 ai classici moderni, per un omaggio colto e
originale a Pino Daniele. Capodimonte, da sempre luogo del
contemporaneo, tra storia e presente, si racconterà dunque anche
'in scena'".
Nel suo racconto Enzo Decaro ha voluto spostare il focus sui
testi delle canzoni di Pino Daniele per valorizzarne il grande
valore poetico, un aspetto che a volte rischia di essere meno
ricordato e quasi sommerso dalla celebrazione del grande
musicista. Il maestro Cantisani, ideatore dello spettacolo, ha
voluto omaggiare il Pino straordinario chitarrista ispirandosi a
Gangi e Cigliano, gli artisti che fecero conoscere al pubblico i
classici della canzone partenopea. Gli arrangiamenti di
Cantisani hanno reso concertistica la musica di tradizione
accostandola ad alcuni brani di Pino Daniele, autore ormai parte
della storia della musica e della poesia napoletana e
mediterranea.
Si incontrano quindi 'So' le sorbe e le nespole amare' di
Leonardo Vinci con 'E invece no' e ancora 'L'uocchie de nenna
mia' di Saverio Mercadante con 'Terra mia' e dello stesso grande
autore 'Lo marenaro' con 'Appocundria'. In una scaletta di
grande suggestione si susseguono: 'Mmiezz'o grano' di Ettore
Nardella e 'Donna Cuncetta', dal XVI secolo arriva 'O core mio'
di Orlando di Lasso specchiandosi in 'Chi tene 'o mare'. Di
Ernesto Tagliaferri è 'Qui fu Napoli', seguono brani immortali
come 'Te voglio bene assaje' di Filippo Campanella, 'Era de
maggio' di Mario Pasquale Costa, 'E spingole francese' di Enrico
De Leva che si fondono rispettivamente con 'Non ce sta piacere',
'Maggio se ne va' , 'Lazzari felici', amatissime canzoni di Pino
Daniele.
Lo spettacolo è una produzione degli Amici della Musica del
Lagonegrese, organizzatori del Festival Internazionale di
Chitarra di Lagonegro giunto alla 41ª edizione. Il Salone delle
Feste del museo è dotato di nuova illuminazione così come
l'appartamento reale.
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