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Sabato 14 in edicola con La Repubblica il libro NapoliLavoro

Sabato 14 in edicola con La Repubblica il libro NapoliLavoro

Iniziativa con la Cgil.Falconio:rilancio Bagnoli occasione unica

NAPOLI, 11 dicembre 2024, 20:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sarà in tutte le edicole della Campania sabato 14 dicembre, in omaggio con l'edizione napoletana de La Repubblica, il volume "NapoliLavoro. Cgil, 130 anni: una città tra crisi e sviluppo". Il libro, che rientra nella collana Novanta/Venti curato da La Repubblica Napoli edito da Guida Editori, è un'opera collettiva, composta di saggi brevi per riflettere da punti di vista diversi sui temi della formazione e dell'occupazione, indicando anche prospettive concrete a chi si avvicina al mercato del lavoro a Napoli e in Campania.
    "La Repubblica - ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, nel corso della presentazione dell'iniziativa editoriale - ci offre l'occasione di discutere di lavoro, partendo dalle radici della Cgil e da 130 anni di storia del movimento sindacale a Napoli. Una raccolta di idee e riflessioni sul lavoro che vorremmo e sul lavoro che dovrà essere. Una maniera intelligente anche per rivalutare il lavoro fatto da un movimento sindacale come la Cgil e quello che può offrire nel contesto di un ridisegno della città. Napoli ha tanti problemi, tante contraddizioni, ma anche tante potenzialità. Non pensiamo ad una città fatta solo di turismo, ma anche al suo patrimonio manifatturiero, alla creatività e all'intelligenza di tanti giovani che non vogliono essere costretti ad andare via. C'è bisogno di qualità del lavoro, di formazione per mettere in condizione chi è uscito dal ciclo produttivo di riproporsi e riqualificarsi".
    "Perché un libro sul lavoro? Innanzitutto perché il lavoro - ha sottolineato il responsabile della redazionale napoletana de La Repubblica, Ottavio Ragone - è garanzia di democrazia, libertà di realizzazione individuale e collettiva. In questo libro, pur raccontando e rendendo conto di una situazione difficile e di crisi che c'è al Sud e a Napoli in particolare, vogliamo indicare i migliori percorsi formativi per chi si avvicina al mercato del lavoro, le migliori opportunità nei vari campi, dalla moda al digitale, dall'industria tradizionale alle manifatture, ai percorsi enogastronomici. Insomma, tutte le opportunità che concretamente si aprono per chi si avvicina al mercato del lavoro".
    "Ci auguriamo che sia un momento positivo nel settore del lavoro - ha affermato l'assessore comunale Chiara Marciani - così come in tanti altri settori della nostra città. Proprio perché è un momento positivo, con un effetto trainante, penso al turismo, crediamo che questa possa essere un'opportunità importante anche per il lavoro. Quello che nel titolo del libro può sembrare quasi un ossimoro, Napoli e lavoro, invece crediamo che possa essere un'opportunità, con un'attenzione particolare rispetto ai giovani, che molto spesso sono stati costretti a lasciare la nostra città per opportunità di studio e di lavoro.
    Ci auguriamo che invece questa rinascita possa essere un'occasione per loro per ritornare nella loro città natia ed avere anche un effetto volano sulla nostra economia e sulla nostra città".
    "Questi - ha sottolineato Adriano Giannola, presidente Svimez - sono gli anni della crescita differenziata e non dell'autonomia differenziata. E la crescita differenziata ha una spiegazione molto semplice, quella di dar da mangiare agli affamati. Col Pnrr è finito un razionamento selvaggio che il sud aveva subito. Si è dimostrato che il sud è vivo, che se investi, se fai, reagisce. Il problema è che questa vivacità non è eterna. Occorre consolidarla e metterla in moto. E questo il nord lo dovrebbe capire. Milano non potrà mai sostituire Napoli in un'ottica euro Mediterranea. Quindi l'alleanza è fondamentale e non il tentativo di riscrivere la legge sull'autonomia. E' una follia che solo un governo schizofrenico può coltivare. Speriamo che questa schizofrenia, sul lettino della psicanalista, passi, altrimenti stiamo male tutti".
    "Il rilancio di Bagnoli - secondo Dino Falconio, sub commissario per la bonifica di Bagnoli - potrebbe rappresentare un'occasione unica per lo sviluppo del lavoro. Le stime fatte dal soggetto attuatore Invitalia parlano di 5mila posti stabili di lavoro più duemila stagionali, raggiungendo circa 7mila posti nel territorio della Bagnoli risanata. Se si considera che nei tempi d'oro la fabbrica raggiunse 8mila operai, avremmo un livello di occupazione quasi simile a quello del passato.
    Bagnoli può diventare un polmone eccezionale per le nuove generazioni per quanto riguarda il lavoro".
   

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