/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Costumiste: Gaeta (direttore Accademia), rivalutare ruolo donne

Costumiste: Gaeta (direttore Accademia), rivalutare ruolo donne

Opera lirica, progetto Casta Diva. de Vincentiis, serve memoria

NAPOLI, 13 dicembre 2024, 17:26

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Questo progetto è una grande opportunità di costruzione di un sistema di rete nazionale e internazionale fondato sul rapporto fra ricerca, didattica e produzione artistica ed è un'opportunità straordinaria anche di approfondimento di temi che sono spesso soggiacenti rispetto al mondo dell'arte, in particolare quello del ruolo delle donne che spesso è un po' disconosciuto". Così il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, Giuseppe Gaeta, intervenendo oggi all'incontro sul tema 'Vestire la musica. Costumiste italiane nell'opera lirica: attività, immaginario, sguardo' che ha dato il via al progetto 'Casta Diva-Costumiste italiane nell'opera lirica', finanziato con fondi Pnrr e realizzato dall'Accademia di Belle Arti insieme con il Conservatorio 'A. Vivaldi' di Alessandria. In programma una serie di incontri e saranno coinvolte costumiste che hanno svolto la loro attività nell'opera lirica nell'ultimo trentennio e che illustreranno, in interviste ad hoc, la loro esperienza.
    "L'iniziativa - ha aggiunto Gaeta - ha anche una finalità etica, quella di restituire dignità al ruolo delle donne in questo grande mondo attraverso una lettura innovativa che evidenzi come il settore delle arti può produrre innovazione di prodotto e di processo trasformando i metodi e la visione di quello che è il processo produttivo e creando una nuova visione della realtà, della capacità creativa, del ruolo che la creatività ha nella società contemporanea".
    Quindi il rapporto didattica-ricerca-produzione come si declina nell'area delle arti? "La ricerca è sempre stata un po' implementata all'interno del prodotto, una presenza nascosta perché il prodotto ha avuto, anche per la sua capacità di emergere, una prevalenza - ha affermato il direttore dell'Accademia partenopea -. Oggi, invece, abbiamo bisogno di recuperare la dimensione metodologica che c'è dietro ogni prodotto realizzato perché essa permette due cose fondamentali: la trasmissione dei saperi che avviene non soltanto attraverso l'esercizio pratico ma anche attraverso uno di tipo intellettuale/conoscitivo; il secondo elemento fondamentale, e che noi dobbiamo recuperare, è che la conoscenza del metodo produce una possibilità di modificare quel metodo stesso, quindi trasformare il processo. Se noi non portiamo alla luce il processo, esso rimane implicito nel prodotto nascosto, se invece lo rendiamo visibile e comparabile possiamo produrre quell'innovazione fondamentale di processo che ci serve a confrontarci con la contemporaneità". In questo contesto si parla di network di relazioni fra più istituzioni: "Un network nazionale e internazionale fra istituzioni, Accademie e Conservatori che sono di natura molto diversa e oggi possono collaborare. Mi riferisco non solo a questo progetto ma a tutti quelli del PNRR sull'internazionalizzazione. L'Accademia di Belle Arti ha 8 progetti PNRRR non solo su questo settore ma anche su altri di grande innovatività" L'importanza di conservare la memoria e le tracce del lavoro svolto é stata sottolineata dalla professoressa Zaira de Vincentiis, docente di Costume nell'Accademia partenopea. "Il progetto vuole analizzare artisti che hanno prodotto immagini in un determinato periodo storico. Un'attività artistica e di lavoro fiorita nell'ultimo trentennio con nuove strade comunicative e con imponenza visiva - ha evidenziato la docente - Si può dire che il momento storico lo chiedeva e le artiste/costumiste hanno risposto con grande smalto. La costumista è la sintesi di un pensiero che viene espresso in un manufatto e che evoca un'idea comunicativa". Secondo la costumista "ciò ha un peso specifico, un suo segno artistico e ora si può rilevare, si può leggere con maggiore chiarezza.
    Insomma, si può realizzare una lettura di stile artistico che si è espresso in quegli anni". In questo quadro è emersa la necessità di "documentare questi artisti per non lasciar cadere nel vuoto la loro esperienza".
    All'incontro, oltre alla professoressa de Vincentiis, hanno partecipato, fra gli altri relatori, la costumista Giusy Giustino, i registi Mariano Bauduin e Guido De Monticelli, e le curatrici del progetto: le docenti dell'Accademia Marianna Carbone, costumista, e Federica De Rosa, storico dell'Arte.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza