MILANO - Non si curano dei rubinetti che gocciolano (52%), lasciano scorrere l'acqua quando lavano alimenti e stoviglie (47%), usano gli elettrodomestici in modo scriteriato (32%). Un italiano su 2 (49%) dimostra "noncuranza riguardo lo spreco idrico", come spiega uno studio del sito "In a Bottle" (www.inabottle.it) condotto in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, prevista per il 22 marzo.
La giustificazione più frequente è "Non ci faccio caso" (39%); gli uomini lasciano aperto il rubinetto quando si radono (41%), le donne quando lavano i capelli (23%).
Ma quanta acqua viene sprecata in famiglia? "Se consideriamo che il consumo pro-capite di acqua potabile è di 425 litri al giorno negli Usa, e 10 litri nel Madagscar - commenta Vito Felice Uricchio, direttore dell' Istituto di Ricerca sulle Acque (Irsa-Cnr) - ci sono margini per ridurre i consumi. La Commissione mondiale per l'acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per i bisogni essenziali. Con buone pratiche e tecnologie innovative si potrebbe passare dai 241 litri per abitante al giorno a circa la metà".