Una produzione complessiva di rifiuti da mascherine e guanti, fino a fine 2020 tra le 160mila e le 440mila tonnellate, con un valore medio di 300mila tonnellate. Queste le dimensioni del volume stimate dall'Ispra in occasione del lancio della campagna per il corretto smaltimento di questi dispositivi anti-Covid, realizzata dal ministero dell'Ambiente, con la Guardia Costiera, con lo spot che ha come testimonial Enrico Brignano che ha dato il suo contributo gratuitamente.
"Preferire le mascherine riutilizzabili e lavabili, se non sono necessarie quelle chirurgiche. Se non fosse possibile, le mascherine vanno buttate nell'indifferenziato", per non ritrovarsele poi nei nostri mari o nella natura. E' l'appello del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. Un messaggio chiaro perché, ha sottolineato il ministro durante la conferenza stampa di presentazione della campagna realizzata in collaborazione con Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e commissione Colao, i numeri dei rifiuti che si produrrebbero, come stimato dall'Ispra, "sono impressionanti". Misure sul reimpiego contenute anche in emendamenti nel dl rilancio. La campagna con un testimonial d'eccezione come l'attore Enrico Brignano , ha raccontato Costa in conferenza stampa, la prima in presenza, "è un remake dello spot del 1982 con Nino Manfredi che gettava la sigaretta in terra. Qui con Brignano abbiamo voluto realizzare uno spot leggero, simpatico e sereno, con un po' di romanticismo perché Manfredi è nel cuore di tutti noi". Costa ha quindi messo in guardia contro i rischi per il Mare Nostrum in caso di scorretto smaltimento di mascherine e guanti. "Il Mediterraneo è un mare semichiuso, ci vogliono 80 anni per il ricambio delle acque".