L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha raccomandato limiti stringenti per il gruppo delle principali sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) assimilabili attraverso acqua potabile e alimenti. Per la prima volta Efsa ha valutato il rischio per la salute della miscela dei quattro Pfas più comuni, fissando la nuova dose settimanale tollerabile a 4.4 ng/kg di peso corporeo alla settimana. L'effetto più critico esaminato dagli esperti è stata la diminuita risposta immunitaria alle vaccinazioni.
L'Efsa ha esteso la portata della precedente analisi sui Pfas, datata 2018 e limitata a due sostanze prese singolarmente. I pareri scientifici di due anni fa avevano identificato come soglie di sicurezza 13 ng/kg di peso corporeo alla settimana per i Pfos e 6 ng/kg per i Pfoa. Il nuovo parere è basato sulla metodologia Efsa che consente l'analisi del rischio per la salute dell'esposizione a più chimici, e include Pfos, Pfoa, Pfna e Pfhxs. Nel febbraio 2020 Efsa aveva pubblicato una bozza di parere fissando la dose settimanale tollerabile per il gruppo di sostanze a 8 ng/kg di peso corporeo. Ma la soglia è stata resa più restrittiva dopo una consultazione pubblica, cui hanno partecipato organismi scientifici, cittadini ed enti competenti degli Stati membri e conclusa il 20 aprile. I Pfas sono un gruppo di sostanze chimiche che dagli anni '50 del secolo scorso in poi sono utilizzate diffusamente in tutto il mondo in vari settori industriali, principalmente per le loro proprietà di impermeabilizzazione. Ma negli ultimi anni molte ricerche evidenziano i rischi associati ad alcune di esse.