Ci si deve concentrare il più possibile per trovare una soluzione alla questione dell'applicazione della legge Madia". Lo ha detto l'assessore regionale alle partecipate, Luciano Caveri, rispondendo ad un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie sull'ampliamento del parco idroelettrico della Compagnia Valdostana delle Acque spa.
"La società Edison - ha poi precisato - ha rilevato il 100% di
una società di Gaby acquisendo sette centrali: questa
acquisizione non sembra essere stata fatta per ragioni
produttive quanto piuttosto come operazione industriale in vista
del 2029, data di scadenza delle concessioni idroelettriche. Cva
opera in un mercato regolato, esposto alla concorrenza, ma è
meno competitiva. Infatti, non avendo scelto di porre sul
mercato le obbligazioni, è limitata nelle sue possibilità
dall'applicazione del decreto legislativo 175/2016: se Cva vuole
acquisire partecipazioni in altre società, il Consiglio
regionale deve adottare un atto deliberativo ad hoc basato su
ragioni di efficienza economica e non su ragioni strategiche. Da
quanto riferitomi dalla Società, l'acquisizione di queste
centraline non sarebbe stata una scelta economicamente valida e
quindi non possibile".
"Chi ha acquistato queste centrali - ha replicato Augusto
Rollandin (PlA) - non lo ha fatto per perdere: il contrario mi
stupirebbe molto. È vero che Cva doveva avere l'autorizzazione
da parte del Consiglio regionale, ma qui si pone nuovamente la
questione dell'approvazione di una apposita norma di attuazione,
come ha fatto il Trentino. Il fatto che le nostre centraline
vadano in mano a terzi è un problema: chiedo di approfondire
questo tema, che è uno dei punti più importanti che abbiamo in
sospeso. Rischiamo seriamente di perdere le centrali con tutte
le conseguenze che ci saranno nel futuro". (ANSA).