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Bomba d'acqua nel Bresciano: sindaco, 'qui è il disastro'

Torrente esondato, i residenti: è come l'alluvione del 1987

Redazione ANSA BRESCIA
(ANSA) - BRESCIA, 28 LUG - Strada statale e ferrovia chiusa per tutta la notte, acqua e fango ovunque. Questo lo scenario nei paesi dell'Alta Vallecamonica nel Bresciano colpiti dal maltempo e dall'esondazione del torrente Re che ha coinvolto Braone e Niardo. Quaranta persone sono state evacuate per questioni di sicurezza e a causa dell'odore di gas avvertito nel momento più intenso della bomba d'acqua che ha colpito la Vallecamonica. "A mezzanotte dopo un'ora di pioggia intensa abbiamo sentito un grande frastuono sembrava un terremoto: era il torrente esondato. Ora qui è un disastro" ha detto Carlo Sacristani, sindaco di Niardo.

A 35 anni dall'alluvione che causò cinque vittime, Niardo e Braone sembrano rivivere lo stesso incubo con i residenti a spalare tra i detriti. "E' uguale ad allora: un'ora di acqua ha fatto questo disastro. Tremava tutto, venivano giù i sassi", racconta un residente che, vanga in mano, si è messo subito al lavoro.

"A me il maltempo ha rotto la macchina, che era in cortile, e tutto l'appartamento è da rifare", aggiunge una donna. "Ho sentito ambulanze e vigili del fuoco - racconta un altro residente di Niardo - Pensavo a qualche fognatura saltata, invece è uguale all'alluvione del 1987".

La bomba d'acqua ha causato "una colata molto importante che s'è bloccata all'inizio del conoide e ha fatto disalveare l'alveo" del torrente Re, "ancora fuori sede", spiega il direttore della Protezione civile bresciana, Giovanmaria Tognazzi. "Per fortuna questa volta non ci sono state vittime - conclude -: gli interventi fatti hanno dato dei risultati".

(ANSA).

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