Le ha "battezzate" Gaia e Gioia: sono le due pecorelle di due mesi che la presidente della Camera Laura Boldrini ha "adottato a distanza" ricevendo a Montecitorio le due bestiole, "scortate" da due volontarie dell'Enpa, con tanto di pettorina blu, e dalla presidente dell'Ente protezione animali Carla Rocchi. Accoccolate sul tappeto dell'anticamera della presidenza della Camera, guardate da commessi in divisa e guanti bianchi, le due pecorelle (che ovviamente belavano e che sono forse i primi animali vivi ad entrare 'ufficialmente' nella sede parlamentare) non si trasferiranno nella casa di Boldrini ("non ho un giardino e il mio gatto, Gigi, potrebbe risentirsi", spiega) ma resteranno nella fattoria didattica dove sono nate e vivono. "Secondo me si candideranno in Parlamento", dice scherzando Carla Rocchi mentre presenta le pecorelle "che si sono già adeguate al Palazzo" ad una entusiasta Boldrini, felice perché "sono state salvate dalla macellazione".