L'associazione animalista internazionale Animal Equality ha diffuso un video girato in un macello di ovini e caprini in provincia di Viterbo. Il macello è una delle 200 strutture italiane in cui, grazie a una deroga concessa da un regolamento Ue, è permesso per motivi religiosi di macellare gli animali senza previo stordimento. Le immagini sono ottenute tramite l'installazione di telecamere nascoste.
Nel video si vedono operatori che sgozzano in modo sistematico animali coscienti; operatori che gonfiano con un compressore animali ancora vivi; animali lasciati ad agonizzare per minuti; operatori che prendono a calci gli animali senza motivo; operatori che strattonano gli animali per una sola zampa o per la coda, con il rischio di spezzargliela; operatori che lanciano bruscamente in aria agnelli e capretti, ammassandoli l'uno sull'altro; operatori che trascinano le capre afferrandole violentemente per le corna.
Animal Equality Italia lancia una petizione rivolta al Parlamento italiano e ai Ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e della Salute, Beatrice Lorenzin, perché siano introdotte pene per il maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento e perché venga rinforzato il sistema di controlli. Viene richiesta anche l'installazione obbligatoria di telecamere a circuito chiuso in tutte le strutture di macellazione.
La petizione domanda inoltre che venga abolita, in via graduale ma definitiva, qualunque forma di deroga allo stordimento, seguendo l'esempio di Stati come Svezia, Danimarca, Polonia e Belgio. (ANSA).