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Saikhan, il cucciolo di tigre scampato al bracconiere

Il Wwf ne racconta la storia alla vigilia della Giornata mondiale della tigre

Redazione ANSA

Il 29 luglio è il Global Tiger Day, la giornata mondiale della tigre e alla vigilia di questa ricorrenza che ricorda la protezione di questo grande felino, il Wwf rende nota la storia di Saikhan, un cucciolo di tigre colpito da un proiettile della pistola di un bracconiere in Russia, ma che è stato salvato e rimesso in libertà.

Era il gennaio del 2017 quando, nel pieno dell’inverno in Russia, il dipartimento di caccia della provincia di Primorsky è stato avvisato della presenza di cucciolo di tigre gravemente ferito. Una squadra è immediatamente partita per fornire un primo intervento di emergenza: quando i soccorritori hanno trovato la tigre, si sono accorti che il cucciolo aveva appena cinque mesi. La squadra ha notato subito alcune impronte, che suggerivano la presenza del fratello e della madre del cucciolo nelle vicinanze, ma non c’era nulla che la famiglia potesse fare per aiutare il piccolo ferito. Il piccolo era stato colpito al naso, molto probabilmente dal proiettile di un bracconiere, che gli aveva lasciato una terribile ferita sanguinante sul muso. Le lesioni del tigrotto erano davvero gravi e i soccorritori non erano sicuri che il cucciolo sarebbe sopravvissuto, ma lo ha portato immediatamente al centro di riabilitazione per animali di Alekseevka.

Il tigrotto è stato messo in quarantena, all’interno di un box riscaldato, dove sembrava che le sue condizioni si fossero stabilizzate, ma solo una settimana dopo, ha avuto una forte crisi respiratoria: ancora una volta la piccola tigre si trovava a lottare per restare in vita, racconta ancora il Wwf. La squadra di soccorso, altamente qualificata per le operazioni di salvataggio delle tigri, aveva già affrontato operazioni di questo tipo, ma le ferite del cucciolo erano molto più complicate di quelle che trovavano davanti di solito. Per questo è stata convocata una commissione speciale composta da Pavel Fomenko, ranger ed esperto di tigri per il Wwf, a cui hanno collaborato altri specialisti, istituti di ricerca e il governo, che ha ritenuto necessario un intervento urgente per salvare la vita del piccolo di tigre: una procedura difficile e rischiosa. Contro tutte le previsioni, l’operazione è riuscita.

I soccorritori hanno descritto la sopravvivenza del cucciolo di tigre come un miracolo e lo hanno chiamato Saikhan. Il merito di questo successo, rileva il Wwf, va al centro per le tigri di Amur, che si è occupato dei trattamenti e delle cure mediche del piccolo Saikhan, fino a quando non si è ripreso del tutto. Il Wwf ha acquistato anche alcune videocamere per sorvegliare Saikhan, che è rimasto in quarantena fino alla guarigione dalle terribili ferite che aveva sul muso. Per animali intelligenti come le tigri, tuttavia, è importante poter giocare con i loro simili durante il periodo di crescita. Per fortuna il piccolo Saikhan, prima di essere rimesso in libertà, è stato sistemato in un recinto con una piccola femmina di tigre, che poco prima di lui era stata salvata da un simile attacco. Il Wwf ha dotato il recinto di un sistema video per tenere d’occhio le tigri e monitorare costantemente i loro progressi: i due cuccioli sono cresciuti gradualmente, si sono avvicinati e hanno giocato insieme per tutto il tempo.

"I due cuccioli hanno condiviso un destino comune. Entrambi hanno perso la madre e sono rimasti feriti", racconta Sergei Aramilev, il direttore dell'Amur Tiger Center che aggiunge: “Sono cresciuti insieme, insieme hanno giocato e imparato a cacciare. I giochi dei cuccioli all’apparenza possono sembrare divertenti, ma sono il modo che i piccoli di tigre hanno per imparare ad attaccare la futura preda e a difendersi dai nemici”. Saikahn ce l’ha fatta e ora vive libero in natura.

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