"Se sono qui è perché il tempo sta per scadere". Esordisce così il Panda che in un video del Wwf Italia dal podio sferza i delegati dei Paesi dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Appena 50 anni fa la mia specie era praticamente estinta. Grazie al lavoro del Wwf e ai suoi sostenitori oggi siamo salvi. Ora però moltissime altre specie sulla Terra sono in pericolo. Ed è vostra la responsabilità", accusa nell'animazione ideata da Paolo Marcellini e doppiato da Luca Ward. "L'Amazzonia è in fiamme - continua - e la deforestazione colpisce le comunità più deboli, gli animali e il clima. I crimini che state perpetrando non sono solo crimini contro la Natura. Sono crimini contro voi stessi. Sono crimini contro l'Umanità". Il video si conclude con un appello del Panda: "Vi chiediamo un New Deal, una vera rivoluzione ecologica che guidi la vostra economia. Diventate protagonisti della soluzione 'Now ore never'".
Il Wwf intanto chiede un impegno senza precedenti ai leader mondiali con una Dichiarazione Straordinaria per la Natura e le Persone. In occasione di UNGA 74 (UN General Assembly di New York) il Wwf, in collaborazione, tra gli altri, con UNDP, Fondazione ONU, WEF e Club di Roma ha organizzato un Leader Event a cui hanno assicurato il loro intervento Capi di Stato e di Governo di molti Paesi che si svolgerà il 23 settembre a New York nel Palazzo delle Nazioni Unite. Per l'Italia sarà presente il ministro dell'Ambiente Sergio Costa che porterà il sostegno del Governo italiano. In occasione del Leader Event che si svolgerà una volta concluso il Summit sul Clima si chiederà ai leader globali di sostenere proprio nei giorni dell'Assemblea Generale dell'ONU l'urgenza di una Dichiarazione per la Natura e le Persone, riconoscendo che i cambiamenti climatici e la perdita di natura sono diventati un'emergenza globale. "È urgente un'assunzione di responsabilità e un'azione politica dei leader mondiali", dice la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi che spiega: "Siamo ad un passaggio irripetibile della storia umana. La nostra è la prima generazione consapevole del suo impatto devastante sul Pianeta, ma anche l'ultima generazione che può fare qualcosa prima che sia troppo tardi". (ANSA).