"Dopo la desecretazione della mappa dei siti candidati che classifica i luoghi più o meno idonei ad ospitare questi rifiuti, apprendiamo con preoccupazione che tra i siti più adatti si trovano due aree all'interno del comune di Montalto di Castro (Viterbo) di cui una al confine con Manciano (Grosseto) e in prossimità con il nostro territorio e, al secondo posto, una zona nel territorio di Campagnatico e una nel Senese, a Pienza". Lo evidenzia in una nota il sindaco di Capalbio (Grosseto) Settimio Bianciardi.
"Chiediamo, e ci faremo portavoce anche presso le istituzioni - aggiunge -, di avere maggiori informazioni sulle scelte che hanno portato ad individuare questi luoghi, ma anche sulle modalità con cui si intendono gestire le scorie radioattive.
Saremo quindi al fianco dei Comuni interessati, perché la scelta o meno di collocare un deposito di questo tipo su un territorio colpisce l'intero sistema economico e mal si coniuga con la vocazione turistica e agricola della Maremma e con l'impegno che da tempo portiamo avanti per la tutela ambientale del territorio".
"La pubblicazione adesso di questo documento, redatto senza interpellare le amministrazioni comunali, e per il quale si concedono 60 giorni di tempo per presentare osservazioni, ci sembra una mancanza di rispetto non solo nei confronti delle istituzioni coinvolte, ma soprattutto dei cittadini - aggiunge -. Il Comune di Capalbio quindi si impegna a intraprendere tutte le azioni necessarie per fare chiarezza sulle modalità di gestione delle scorie nucleari, sui criteri con cui sono stati individuati i siti e porterà avanti tutte le azioni utili per tutelare la nostra terra. È il momento di fare fronte comune, tra istituzioni, associazioni e cittadini, per proteggere il territorio e la sua gente". (ANSA).