L'Università di Padova fa parte del team di ricerca.
Il 13 dicembre il team del Leibniz Institute for Zoo and
Wildlife Research, Safari Park Dvůr Králové, Kenya Wildlife
Service e Ol Pejeta Conservancy ha effettuato con successo un
prelievo di ovociti in Kenya.
Immediatamente dopo il prelievo
gli ovociti sono stati trasportati attraverso i continenti al
laboratorio di Avantea di Cremona (Italia) dove, dopo la
maturazione e la loro fecondazione con il seme, sono stati
creati degli embrioni. Alla vigilia di Natale gli embrioni
ottenuti sono stati crioconservati dopo aver raggiunto lo stadio
di blastocisti adatto al congelamento e portando così a cinque
il numero totale di embrioni prodotti fino ad oggi.
Questo alimenta la speranza che, nonostante le sfide e i
ritardi causati dal Covid 19, il rinoceronte bianco del Nord
possa ancora essere salvato. I prossimi passi del progetto sono
già in corso.
Le due femmine Najin e Fatu custodite presso la Conservancy di
Ol Pejeta, in Kenya, sono gli unici rinoceronti bianchi del Nord
rimasti al mondo. Per prevenirne l'estinzione, un consorzio
internazionale di scienziati e conservazionisti preleva ovociti
(cellule uovo immature) dalle due femmine e li feconda
artificialmente utilizzando sperma criopreservato di maschi
deceduti per creare embrioni vitali. Successivamente gli
embrioni verranno trasferiti in madri surrogate di rinoceronte
bianco del Sud per dare vita a nuovi esemplari di rinoceronte
bianco del Nord. (ANSA).