Squadre specializzate nel soccorrere i cetacei in difficoltà davanti alle coste italiane, spiaggiati o feriti o impigliati nelle reti. E' il progetto Life Delfi, che sta prendendo forma in questi mesi: un'iniziativa della Ue, coordinata dall'Università di Padova, con la partecipazione di Cnr, Legambiente, centri di ricerca italiani e croati ed aree marine protette.
Nel primo anno di lavoro sono stati tracciati il percorso e gli strumenti necessari a formare ed attivare i futuri rescue team Life Delfi, coordinati dal CERT dell'Università di Padova.
In fase di programmazione sono ora le attività di formazione dei componenti delle squadre. "Dopo la formazione - spiega Sandro Mazzariol, professore dell'Università di Padova - saremo pronti ad istituire i rescue team".
Life Delfi è progetto europeo cofinanziato dal programma LIFE della Commissione europea e coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR - IRBIM) insieme ai partner Legambiente Onlus, Filicudi Wildlife Conservation, Blue World Institute Marine Research (Croazia), Università di Padova, Università di Siena e le Aree Marine protette di Punta Campanella, Isole Egadi, Torre del Cerrano, Tavolara Punta Coda Cavallo.
I partner di Life Delfi hanno già preso parte ad alcune operazioni di soccorso di mammiferi marini spiaggiati: i capodogli alle Eolie rimasti impigliati in un groviglio di reti da pesca e la balenottera comune spiaggiata a Sorrento.
L'obiettivo del progetto è anche ridurre le interazioni tra delfini e pesca professionale, attraverso attrezzi a basso impatto ambientale, dissuasori acustici e luminosi per allontanare i delfini dalle reti, attività alternative come il dolphin watching.
Il team di Life Delfi ha anche rielaborato una serie di linee guida per liberare i delfini impigliati nelle reti o pescati accidentalmente. Un manuale che sarà illustrato anche ai pescatori in specifici corsi di formazione. (ANSA).