"Rinchiudere degli esemplari di una specie tanto minacciata
nelle condizioni poste in risalto dalle immagini recentemente
pubblicate - prosegue Eleonora Evi - non può essere certo
considerata la soluzione adeguata ai conflitti che hanno
determinato la cattura degli animali. Voglio ricordare che sono
state sviluppate e testate tecniche altamente efficaci, in gran
parte grazie ai fondi Europei, per ridurre al minimo i conflitti
tra grandi carnivori e l'uomo".
"Gli orsi detenuti nella struttura del Casteller sono
rinchiusi in piccole gabbie da cui possono uscire all'aria
aperta solo un'ora al giorno e, secondo il sopralluogo eseguito
dall'ISPRA, vengono continuamente bombardati da psicofarmaci".
"Pertanto chiediamo con forza al Presidente della Provincia
Autonoma di Trento di predisporre prima della fine dell'inverno
(stagione del letargo per gli orsi in natura), un piano organico
che comprenda ogni aspetto che riguarda la gestione della
convivenza con gli orsi, allo scopo di prevenire ogni possibile
incidente futuro e rispettare gli obblighi della legislazione
Europea. E contestualmente chiediamo che questi esemplari
vengano immediatamente messi in libertà e reintrodotti nella
natura a cui appartengono". (ANSA).