(ANSA) - CARRARA (MASSA CARRARA), 10 DIC - Scoperto un nido grande come una damigiana della vespa killer delle api a Marina di Carrara, a due passi dal mare, la Vespa velutina, calabrone originario dell'Asia che stermina gli alveari delle api e mette in pericolo la biodiversità. Il nido era su un albero a poco più di 20 metri di altezza. Sono stati alcuni residenti, riporta la Coldiretti, a segnalarlo alla task force anti-velutina, la rete di apicoltori impegnati nel lotta alla diffusione di questa specie arrivata in Italia nel 2014 la cui presenza, nella provincia di Massa Carrara, è stata certificata per la prima volta nel 2018. La presenza del killer degli impollinatori rappresenta attualmente una minaccia per circa 100 apicoltori ed oltre 5mila apiari nella provincia di Massa Carrara e per il primo miele a denominazione d'Italia: il miele Dop della Lunigiana. Coldiretti Massa Carrara insieme agli apicoltori ha lanciato una campagna di informazione nei confronti dei cittadini per invitarli a collaborare segnalando la presenza dei nidi che, complice il periodo invernale, sono ben visibili sugli alberi. "Il calabrone asiatico - spiega Francesca Ferrari, presidente della Coldiretti Massa Carrara - è solo l'ultimo degli organismi alieni portati nelle campagne e nei boschi dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. La Vespa velutina è ora in compagnia di cimice killer, cinipide galleno, popillia japonica, drosophila suzukii, coleottero Aethina tumida e cimice marmorata asiatica. Il danno a livello nazionale dovuto all'arrivo di questi insetti è poco inferiore al miliardo di euro quasi quanto i danni provocati dalle calamità naturali nel 2021. L'unico modo per contrastare la diffusione su larga scala della velutina è prevenire ed intervenire tempestivamente per rimuovere i nidi".
Finora sono cinque i nidi segnalati ed annientati dalla task force anti-velutina nel 2021 che attraverso una rete formata da apicoltori, presenti tra la Lunigiana e la costa, sta monitorando la presenza del calabrone delle zampe gialle attraverso l'impiego di trappole e segnalazioni. Lo scorso anno i nidi individuati sono stati quattro. Circa un centinaio gli apiari sentinella su tutto il territorio che oggi consentono alla task force anti-velutina di avere un quadro realistico ed attuale della sua presenza sul territorio. I nidi sono stati neutralizzati con il sistema autorizzato della permetrina in polvere iniettata nel nido mediante aste telescopiche; per uno dei due nidi, data l'altezza elevata, si è ricorsi all'intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno messo a disposizione la piattaforma aerea, sia per la neutralizzazione che per la rimozione del nido nei giorni successivi. (ANSA).