Ci sono "ancora troppe città italiane con carrozze trainate da cavalli", una "pratica crudele", denuncia l'associazione Green Impact che chiede che vengano adottate "ordinanze comunali urgenti per sospendere questo servizio fino al 30 settembre a causa delle incontestabili elevate temperature e di inserire subito, nei piani di mobilità sostenibile, la sostituzione del cavallo con mezzi elettrici, come hanno già fatto molte città in tutto il mondo".
Nel ricordare che "nonostante decenni di protesta per abolire le carrozze a cavallo come mezzo di trasporto pubblico urbano", ancora "autorizzato a Roma, Palermo, Firenze, Pisa o Messina" per "trainare turisti desiderosi di visitare le città d'arte", l'associazione suggerisce di adottare l'eco-carrozza (carrozze elettriche, dalle forme tradizionali, si trovano ormai in tutto il mondo, da New York a Berlino, da Vienna a Mumbai) per il cui uso "in Italia non ci sono piani concreti".
L'unico esempio italiano di trasporto elettrico in sostituzione dei cavalli, afferma la ong, "si trova nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo ad agosto del 2020 per fatica e caldo, si è deciso di adottare per il trasporto dei turisti una flottiglia di golfcar. Eppure i mezzi economici per imboccare un percorso virtuoso verso la transizione ecologica e evitare ai cavalli questo sfruttamento insostenibile ci sono: esistono, infatti, finanziamenti europei sulla promozione dell'elettrico che consentirebbero di sostituire il cavallo con mezzi moderni e idonei, già disponibili nel mondo. Alcune città come Petra (Giordania) al posto delle carrozze a cavallo hanno adottato le club cars elettriche, ma ci sono città che non hanno voluto rinunciare al fascino della gita tradizionale e si sono dotate di eco-carrozze dalla forma inconfondibile di carrozza, ma dotate di motore elettrico".