Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare. Lo prevede un emendamento di FdI alla manovra, inizialmente giudicato inammissibile e riammesso tra i segnalati. La proposta include l'adozione di un Piano straordinario quinquiennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile "mediante abbattimento e cattura". Il contenimento è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf. "Spari nei parchi e nelle aree protette, spari in città, spari a tutti gli animali selvatici a qualunque ora del giorno e della notte, e in qualsiasi periodo dell'anno. È quanto prevede un emendamento alla Legge Bilancio (l'emendamento numero 78.015) presentato da un pool di deputati di Fratelli d'Italia che, evidentemente, con tale iniziativa intendono dare seguito alle promesse di deregulation venatoria fatte durante la campagna elettorale, trasformando l'Italia in una vera polveriera". Lo scrivono in un comunicato congiunto le ong animaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf. "Il problema con l'emendamento 'caccia no limits' non è soltanto nel merito, ma anche nel metodo -, denunciano le associazioni -. Com'è possibile che tale emendamento, palesemente inammissibile, poiché nulla ha a che vedere con la Legge di Bilancio e con le finanze dello Stato, sia potuto arrivare all'esame della Commissione Bilancio della Camera?». "Se l'emendamento 'caccia selvaggia' venisse approvato - concludono le ong -, una ristretta categoria di individui, peraltro sempre più isolata dal tessuto sociale, sarebbe autorizzata a fare strage di animali selvatici e a mettere in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del 'controllo' della fauna. Chiediamo con forza ai parlamentari della Commissione Bilancio della Camera di bocciare l'emendamento 'caccia selvaggia'. A chiederlo è anche la stragrande maggioranza di italiani, che è contraria all'attività venatoria e, quindi, all'uccisione di animali per divertimento, e che siamo certi non mancherà di far sentire la sua protesta contro ogni disegno di deregulation venatoria».
Oipa. «Siamo al Far West: un emendamento del genere apre alla mattanza indiscriminata della fauna, mettendo inoltre a rischio la pubblica sicurezza e incolumità. Ogni anno, a fine stagione venatoria, si contano morti e feriti anche tra gli umani, cacciatori e non. Battute di caccia in aree protette, in città e in qualsiasi giorno dell'anno, moltiplicherebbe il fenomeno». E' il commento del presidente dell'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), Massimo Comparotto, al'inserimento nella manovra di bilancio dell'emendamento FdI che vorrebbe vedere abbattuti gli esemplari di fauna selvatica anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. È previsto nel testo che le carcasse che superino le analisi igienico-sanitarie possano essere destinate al consumo alimentare. La proposta include l'adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile "mediante abbattimento e cattura". Per Comparotto «un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92, legge che richiama una direttiva europea. Quindi, come minimo, ci riserviamo di segnalare questo emendamento, se approvato, alla Corte di Giustizia ambientale europea».