Un gruppo di sedici Paesi donatori, tra cui Gran Bretagna, Germania e Norvegia, e di Paesi colpiti dalla deforestazione, tra cui Perù, Brasile e Indonesia, affiancati da rappresentanti di aziende, società civile e popolazioni indigene, hanno lanciato una nuova partnership "per proteggere e ricostituire le foreste", un "fattore chiave" nella lotta al cambiamento climatico.
L'iniziativa raccoglie il testimone di un percorso lanciato l'anno scorso nella XX Conferenza Onu sul clima, a Lima, puntando a passare dalla sottoscrizione di accordi e impegni alla loro implementazione. "Ora è il momento di prendere le decisioni, e l'anno prossimo sarà il momento di metterle in pratica", ha sottolineato il ministro dell'Ambiente peruviano, Manuel Pulgar-Vidal, parlando davanti, tra gli altri, al principe Carlo d'Inghilterra e al re di Svezia Carlo Gustavo, entrambi sostenitori del progetto attraverso le loro fondazioni.
"In una questione così vitale, non ci può essere spazio per il fallimento - ha detto il principe Carlo - E' molto semplice: dobbiamo salvare le nostre foreste, perché senza di loro non c'è un piano B per affrontare il cambiamento climatico e numerose altre sfide critiche che l'umanità si trova davanti".