Ricostruito il meccanismo che 34 milioni di anni fa ha portato alla formazione della calotta antartica e il cui motore era legato ai bassi livelli di CO2. Pubblicato su Science, il risultato si deve alla ricerca coordinata da Simone Galeotti, dell'università di Urbino, e potrebbe suggerire nuovi modelli di evoluzione del clima.
I ricercatori hanno analizzato una carota di sedimenti da record, della lunghezza di ben 940 metri e prelevata sotto il fondale antartico al largo di Capo Roberts. Questi sedimenti permettono di andare indietro nel tempo fino a 34 milioni di anni fa e raccontano come si è formata ed evoluta la calotta antartica, perché i frammenti di roccia che contengono sono stati depositati dall'espansione del ghiaccio. Grazie alle informazioni registrate nei sedimenti e a simulazioni, i ricercatori mostrano che nel periodo di transizione fra Eocene e Oligocene, prima di 34 milioni di anni fa, il livello di anidride carbonica in atmosfera era di 1.000 parti per milione (ppm) e, spiega Galeotti, il continente bianco era praticamente privo di ghiaccio, fatta eccezione per i ghiacciai sulle catene montuose.
Circa 34 milioni di anni fa, l'anidride carbonica in atmosfera è scesa al di sotto di 750 parti per milione, e in Antartide si è cominciato a formare uno strato di ghiaccio ''ma - sottolinea il ricercatore - questo era ancora molto vulnerabile alle variazioni stagionali della temperatura''. La calotta più stabile si è formata 32,8 milioni di anni fa, quando i livelli di CO2 sono arrivati a 600 parti per milione.
La ricerca mostra anche che questo potrebbe essere ''il valore soglia dell'anidride carbonica nell' atmosfera, oltre il quale non bisogna andare per non rischiare di innescare lo scioglimento totale della calotta antartica'' rivela un altro degli autori, Fabio Florindo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La conseguenze sarebbero disastrose, perché il livello degli oceani si alzerebbe di circa 60 metri. Attualmente il livello di CO2 in atmosfera è di 400 parti per milione e se le emissioni di CO2 continuano con l'andamento attuale, rivela Galeotti, il valore soglia potrebbe essere raggiunto nel 2100.