Cinque piccole isole coralline dell'Oceano Pacifico sono state cancellate dall'atlante geografico, sommerse da un mare che si innalza per effetto del cambiamento climatico. A stabilirlo è stato un team di ricercatori australiani che ha preso in esame le Isole Salomone, una nazione insulare composta da un migliaio di isole situate nel Pacifico meridionale. Qui, rilevano gli esperti, dal 1994 in poi il livello del mare si è alzato di 7-10 millimetri all'anno, uno degli incrementi più alti registrati sul Pianeta. Le cinque isole scomparse, grandi da 1 a 5 ettari, non erano abitate. Ma esistono altre sei isole ampiamente compromesse dall'erosione costiera, e su due di queste sono stati distrutti interi villaggi, con le persone costrette a trasferirsi. Una di queste isole è Nuatambu, che ospita 25 famiglie: dal 2011 ad oggi ha perso 11 case e la metà della sua area abitabile. L'intero arcipelago delle Salomone conta 640mila abitanti. L'indagine, spiegano gli studiosi, è la prima evidenza scientifica che conferma i numerosi racconti provenienti da tutto il Pacifico sui drammatici impatti del cambiamento climatico". Le isole possono essere considerate le prime "vittime" dell'innalzamento del livello degli oceani causato dall'impennata del termometro. Si tratta di uno dei temi più urgenti discussi al vertice Onu di Parigi sul clima del dicembre scorso, dove gli Stati si sono impegnati a mantenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 gradi centigradi. (ANSA).