di Graziella Marino
ROMA - Si allarga l'allarme siccità in Italia, con la conseguente crisi idrica che sta interessando a macchia di leopardo tutta la Penisola. Dopo la richiesta al Governo dello stato di emergenza avanzato nei giorni scorsi da Emilia Toscana, Veneto e Sardegna, il Consiglio dei ministri, accogliendo la richiesta della Regione, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nelle Province di Parma e Piacenza, stanziando 8 milioni e 650 mila euro. Per rispondere all'emergenza siccità nei campi e per garantire acqua potabile in tutta la regione è stata convocata una riunione con i rappresentanti dei Consorzi di bonifica, le associazioni degli agricoltori, i gestori del servizio idrico integrato.
La siccità ha colpito la food valley italiana. Tra la provincia di Parma e quella di Piacenza - precisa Coldiretti - si coltiva 1/4 del pomodoro da conserva Made in Italy. Ma a soffrire è l'intero bacino idrografico del Po, da cui dipende il 35% della produzione agricola nazionale. Sotto assedio sono province dove l'acqua è indispensabile per coltivare granturco e foraggio per nutrire oltre 650 mila bovini, che producono latte per i principali formaggi Dop italiani, come il Parmigiano Reggiano, e 1,5 milioni di maiali, che forniscono le cosce per prosciutti Dop di Parma e di Modena e carne per salumi Dop come il Culatello di Zibello.
Critica la situazione anche in Toscana. Nella piana del Grossetano è andato perso oltre il 50% del raccolto di grano e sono a forte rischio i pomodori, ma anche i foraggi, la vite e l'ulivo se permarrà questa carenza di piogge. "Dobbiamo tutelare al meglio il settore agricolo delle regioni colpite dalla siccità di queste settimane. Si tratta - ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina - di alcune delle aree più importanti a livello produttivo per la nostra agricoltura. Come Ministero stiamo seguendo da vicino la situazione in stretto coordinamento con il Ministero dell'Ambiente. Siamo pronti a gestire le richieste delle Regioni per l'attivazione delle misure del Fondo di solidarietà nazionale''.
La siccità riguarda in Italia "i bacini idrografici padano e delle Alpi orientali, nonché il lago di Bracciano nel Lazio e la Sardegna", riferisce in una nota il Ministero dell'Ambiente. Nell'Italia centrale, "la situazione più delicata è certamente quella che coinvolge la città di Roma ed i comuni limitrofi, collegata, in particolare, con la condizione del lago di Bracciano, il cui livello, a fine maggio, era di +5 cm sullo zero idrometrico". In Sardegna "l'anno in corso si presenta essere il più siccitoso registrato dall'inizio delle osservazioni nel 1922''.
Intanto, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha emesso un'ordinanza che stabilisce di limitare l'uso dell'acqua per annaffiare orti e giardini, riempire piscine, lavare auto. L'ordinanza resterà in vigore fino a settembre sull'intero territorio di Roma Capitale. Il provvedimento consente l'uso di acqua potabile per usi domestici e sanitari, inclusi i servizi pubblici di igiene urbana. Acea e vigili urbani faranno controlli per verificare il rispetto del provvedimento. Anche nel Lazio, in alcuni comuni la Regione ha autorizzato a partire da oggi e sino al 31 dicembre 2017, un maggiore prelievo idrico alle sorgenti Pertuso.