Nel 2016, grazie all'uso del metano nell'autotrazione, le famiglie e le imprese italiane hanno risparmiato quasi 2 miliardi di euro (1.882 milioni) nella spesa per il carburante e hanno evitato emissioni di CO2 per quasi un milione e mezzo di tonnellate. I dati emergono da una ricerca del Centro Studi Promotor presentata al convegno "Gas naturale e biometano, eccellenze nazionali per la sostenibilità", martedì 24 a Bologna, organizzato da Econometrica.
Lo studio ha determinato i risparmi e le minori emissioni di CO2 ottenute nel 2016 grazie all'uso di metano per autotrazione, ipotizzando che se non si fosse utilizzato il metano, si sarebbe dovuto utilizzare gasolio o benzina. Analogamente si è proceduto per determinare le minori emissioni di CO2.
Fra le regioni, al primo posto c'è l'Emilia Romagna, in cui vi è stato un risparmio di 416 milioni di euro e minori emissioni di CO2 di quasi 324mila tonnellate. Al secondo posto le Marche, con un risparmio di 260 milioni di euro e minori emissioni di CO2 per 200mila tonnellate. Al terzo posto della classifica c'è il Veneto, con un risparmio di 200 milioni di euro e minori emissioni di CO2 di 160mila tonnellate.
Lo studio ha poi determinato quale sarebbe stato il vantaggio in termini economici ed ambientali se tutte le province italiane avessero avuto una diffusione dei veicoli a metano pari a quella della provincia più virtuosa, che è Ancona, con un parco circolante costituito per il 13,9% da veicoli a metano. In questo caso il risparmio economico sarebbe stato di più di 11 miliardi di euro, mentre le minori emissioni di CO2 sarebbero state di oltre 8 milioni e mezzo di tonnellate.
L'Italia è al primo posto in Europa per numero di veicoli a metano in circolazione e per disponibilità di distributori.