Un arretramento record di 69 metri per il ghiacciaio di Trajo, in Val di Cogne (Aosta) e la quasi scomparsa dello scivolo glaciale della Becca di Monciair, in Valsavarenche: questi alcuni degli effetti della caldissima estate 2017 sui ghiacciai alpini del Parco del Gran Paradiso, rilevati dal corpo di sorveglianza dell'Ente Parco in collaborazione il Comitato glaciologico italiano. In generale "molto negativi" sono gli effetti dei cambiamenti climatici: "un intenso regresso delle fronti glaciali - spiegano i tecnici che hanno osservato 37 dei 58 ghiacciai dell'area protetta - che sta portando alla forte riduzione o estinzione dei ghiacciai di minori dimensioni presenti nell'area protetta, con la divisione di alcuni di quelli maggiori e una rapida trasformazione del paesaggio dell'alta montagna". Significativo è il caso del ghiacciaio del Grand Etret: il bilancio di massa del periodo 2016-2017 è negativo con una perdita di quasi un metro di equivalente in acqua; persi 16 metri di spessore dal 1999.Il lavoro di costante monitoraggio dei ghiacciai da parte del Parco del Gran Paradiso è iniziato nel 1993. Attività utili "per monitorare i cambiamenti climatici e comprenderne gli effetti e sono possibili grazie al meticoloso lavoro sul campo e di raccolta e elaborazione dati svolto dai guardaparco", spiega l'ispettore del Corpo di Sorveglianza, Stefano Cerise.