"Un investimento in un portafoglio titoli composto da aziende low carbon, dal 2011, garantisce un rendimento del 12% in più di rispetto a un portafoglio composto da aziende ad alta intensità di carbonio". È il risultato di una simulazione effettuata dalla Banca d'Italia ed esposta da Ivan Faiella, senior economist dell'Istituto, nel corso del 14/o Forum Internazionale di giornalismo ambientale in corso a Firenze.
L'economista ha spiegato che i cambiamenti climatici potrebbero rappresentare un elemento importante per future crisi bancarie: "Oggi il 31% delle azioni di aziende 'high carbon' sono in mano a fondi comuni d'investimento. Una improvvisa svalutazione dei questi asset porterebbe a un brusco repricing che produrrebbe un danno alla stabilità delle nostre banche".
Il Forum, dal titolo 'Economia e finanza nell'era no-carbon', è organizzato dall'associazione Greenaccord onlus, in collaborazione con i ministeri di Ambiente ed Esteri, Regione Toscana, Enel Green Power e Fondazione Geoknowledge.