ROMA - Un aumento di 2 gradi centigradi della temperatura globale, il limite massimo previsto dall'accordo di Parigi sul clima, causerebbe milioni di sfollati in più rispetto a un aumento di 1,5 gradi. L'ulteriore innalzamento del livello del mare generato da quel mezzo grado in più, infatti, sommergerebbe le aree del pianeta in cui vivono 5 milioni di persone, compresi 60mila abitanti delle piccole isole. La previsione emerge da un nuovo studio capitanato dall'università di Princeton e pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters.
Per quantificare l'impatto del riscaldamento globale sulle persone che vivono in isole e aree costiere del mondo, gli esperti hanno analizzato le variazioni delle frequenza delle mareggiate e di altri eventi legati al mari in tre scenari: un aumento della temperatura 1,5, 2 o 2,5 gradi. In base ai risultati, nello scenario di 2 gradi sarebbero senza casa, nel 2150, 5 milioni di persone in più.
Sempre in base allo studio, si prevede che entro la fine di questo secolo il livello del mare salirà di 48 centimetri a +1,5 gradi di temperatura, di 56 centimetri a +2 gradi, e di 58 centimetri a +2,5 gradi.
"Le persone credono che l'accordo di Parigi ci salverà dai danni provocati dal cambiamento climatico, eppure qui dimostriamo che anche se si tiene conto della migliore politica climatica oggi in vigore, molti luoghi dovranno affrontare l'innalzamento dei mari e inondazioni costiere più frequenti", ha evidenziato DJ Rasmussen, primo autore dello studio.