(ANSA) - SYDNEY, 25 GIU - La City of Sydney, la zona centrale della metropoli con una popolazione di 240 mila residenti, ha dichiarato ufficialmente l'"emergenza clima". Il consiglio municipale ha concordato all'unanimità che il cambiamento climatico presenta un rischio grave ai residenti di Sydney e al resto dell'Australia, e dovrebbe essere trattato come un'emergenza nazionale. Di qui l'ha approvazione della proposta della sindaco Clover Moore, di chiedere al governo federale di rispondere con urgenza all'emergenza, reintroducendo un prezzo sulle emissioni di CO2 per conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni ottemperando all'Accordo di Parigi sul clima del 2015. Il consiglio ha chiesto inoltre di stabilire un'Authority per la giusta transizione, per assicurare che i dipendenti delle industrie dei combustibili fossili trovino un appropriato impiego alternativo.
Clover Moore ha ricordato che nel 2007 la City of Sydney ha lanciato il suo piano strategico di lungo termine, Sustainable Sydney 2030, in cui il 97% dei residenti ha chiesto un'azione più forte sul clima. "Abbiamo fissato un obiettivo di ridurre le nostre emissioni del 70% entro il 2030, e seguendo l'Accordo di Parigi nel 2015 abbiamo stabilito un obiettivo più ambizioso, di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050", ha detto la sindaco. "La più grande città d'Australia deve andare avanti e mostrare leadership globale, dato specialmente il fallimento di successivi governi federali, che hanno vergognosamente consentito un disastro in materia di clima", ha aggiunto Clover Moore. "Facciamo appello alle altre autorità locali d'Australia di dichiarare anche un'emergenza clima, di intensificare gli sforzi e di chiedere conto al governo federale per la sua inerzia".
Secondo l'International Climate Emergency Forum, oltre 600 giurisdizioni in 13 paesi hanno già dichiarato un'emergenza clima. La campagna in tal senso in Australia è sostenuta da oltre 50 gruppi di azione sul clima. (ANSA)