Il mese scorso è stato il secondo giugno più caldo in Italia dal 1800 - cioè da quando sono disponibili i dati sulle temperature - a oggi. Lo rende noto l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, secondo cui il primato dell'afa resta al 2003.
Nel giugno scorso, che quindi risulta il più rovente degli ultimi 15 anni, la temperatura è stata superiore di 3,30 gradi centigradi rispetto alla media, che viene calcolata nel periodo dal 1971 al 2000. Le temperature minime si sono attestate a 2,98 gradi più della media; quelle massime a +3,62 gradi.
A conferma dei dati, nel corso del mese i bollettini delle ondate di calore del ministero della Salute avevano contrassegnato con il bollino rosso diverse città italiane, dove la colonnina di mercurio ha sfiorato e in alcuni casi superato i 40 gradi. La situazione è diversa se si guarda ai primi sei mesi dell'anno. Da gennaio a giugno, sempre secondo l'Isac, la temperatura è stata "solo" di 0,86 gradi superiore alla media.
Il semestre si è piazzato al diciassettesimo posto tra i più caldi, con il primato che è detenuto dal 2018.