I ghiacciai del gruppo dell'Ortles-Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio sono sempre più "neri" e quindi sempre più vulnerabili al cambiamento climatico: lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (Esp) dell'Università degli Studi di Milano che per la prima volta ha analizzato 40 anni di dati dei satelliti Landsat.
La ricerca 'New evidence of glacier darkening in the Ortles-Cevedale group from Landsat observations' pubblicata su Global and Planetary Change, è stata coordinata da Davide Fugazza, ricercatore della Statale, che ha osservato i dati attraverso un algoritmo. A partire dalle immagini satellitari, permette di ottenere un valore di albedo (o riflettività della superficie) tramite specifiche correzioni per gli effetti dell'atmosfera e della topografia. L'albedo è un'importante proprietà della superficie di un ghiacciaio, e indica la capacità di riflettere la radiazione solare. Una superficie chiara, come la neve fresca, ha un valore di albedo particolarmente elevato e pertanto riflette la maggior parte della radiazione solare incidente. Una superficie scura, come una roccia, ha un valore di albedo molto più basso e pertanto solo una minima parte della radiazione solare viene riflessa. Un albedo minore implica quindi un maggior assorbimento di radiazione solare da parte del ghiaccio ed una maggiore fusione, con importanti ricadute sullo stato di salute del ghiacciaio.