Rafforzare gli impegni dei piani climatici (Ndc-Nationally Determined Contributions) per tagliare la CO2, fissare le regole sui "Mercati del carbonio", arrivare a un accordo su come aiutare i paesi vulnerabili a far fronte agli impatti climatici a cui non possono adattarsi ("Perdite e danni"), decidere come utilizzare le raccomandazioni contenute negli ultimi rapporti su agricoltura e oceani del gruppo intergovernativo degli scienziati per i cambiamenti climatici(Ipcc). Sono i dossier di maggior rilievo sul tavolo dei negoziati della Cop25 a Madrid.
I Paesi stanno tentando (per la terza volta) di fissare le regole sui mercati del carbonio (previste dell'articolo 6 dell'Accordo di Parigi del 2015). Gli esperti dicono che sarà una delle contrattazioni politiche più difficili durante il vertice. Si tratta di decidere i criteri dello scambio di "compensazioni" utilizzate dai paesi e dalle grandi imprese. E' un gioco di equilibri complesso considerando i grandi inquinatori Cina, India o Brasile.
L'aumento dei costi delle perdite e dei danni legati agli eventi climatici estremi spinge i Paesi vulnerabili colpiti a chiedere che l'organismo delle Nazioni Unite che governa la questione - Meccanismo Internazionale di Varsavia (Wim) - abbia accesso al sostegno finanziario per poter chiedere risarcimenti.
I governi devono rivederlo assieme alla governance.
Gli ultimi due rapporti dell'Ipcc sugli impatti del clima sulla terra e su oceani e criosfera, che indicano al mondo l'urgenza di dimezzare le emissioni tra il 2020 e il 2030. A Madrid si deciderà come utilizzare le raccomandazioni degli scienziati.
I delegati della Cop discuteranno anche il futuro dell'action agenda (l'unico modo in cui ad esempio le aziende, le città e le regioni possono impegnarsi formalmente con i paesi dell'Unfcc) e il futuro delle 'Misure di risposta', che riguardano i paesi e le comunità svantaggiate dal passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio.