Nasce sotto il segno del Green deal, il primo Festival del giornalismo ambientale che con oltre 100 relatori e 50 testate - concentrati in una tre giorni tutta dedicata al clima, ai rifiuti e ai principi dello sviluppo sostenibile - proverà a dare voce all'informazione ambientale, ai nuovi scenari e alle sfide emergenti. A ospitare il Festival il Maxxi a Roma, dal 6 all'8 marzo; organizzato su iniziativa del ministero dell'Ambiente, dell'Enea (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e della Fima (Federazione italiana dei media ambientali).
La manifestazione prevede quattro sessioni: informazione al grande pubblico, inchieste, nuovi media e rischio fake-news; le emergenze clima e rifiuti; le opportunità dell'economia circolare e del Green new deal; innovazione tecnologica, smart city, fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. L'ultimo giorno ci sarà un ampio coinvolgimento delle associazioni di settore.
Si potrà partecipare liberamente dopo essersi registrati sul sito Enea.
"Riteniamo che la svolta verso il Green new deal e la lotta ai cambiamenti climatici debba passare per alcuni temi principali come l'informazione e l'educazione ambientale - ha messo in evidenza il ministro dell'Ambiente Sergio Costa - la corretta informazione deve essere sempre alla base delle decisioni politiche. Per questo abbiamo deciso di promuovere il Festival al quale sono stati invitati i giornalisti del settore, gli editori, ma anche docenti e soprattutto i giovani, perché il Pianeta lo salviamo solo se tutti diamo una mano". "La sostenibilità economica, ambientale e sociale - ha osservato Federico Testa, presidente dell'Enea - sono al centro delle nostre attività di ricerca e di trasferimento dell'innovazione alle imprese, alle istituzioni e alla società civile". Secondo Stefano Laporta, presidente dell'Ispra, "clima, incendi, minacce alla biodiversità, dissesto idrogeologico, rifiuti, sono solo alcune delle emergenze ambientali con cui ci confrontiamo ormai sempre più spesso e ci rendiamo conto di quanto i media giochino un ruolo strategico sia nella diffusione delle corrette informazioni, sia nella prevenzione e resilienza, soprattutto sulle giovani generazioni che sentono gravare su di loro la pesante eredità ambientale che abbiamo lasciato. Il ruolo del giornalismo ambientale è fondamentale perché è attraverso i media che si arriva a tutti, che si può fare prevenzione, che si può accompagnare il cambiamento per affermare il Green new deal che tutti auspichiamo".