Lo afferma l'Autorità bancaria europea
nel primo green stress test a livello Ue.
Lo studio pilota ha rilevato che il coefficiente del
"patrimonio verde" delle banche (Green Asset Ratio) è pari al
7,9%.
Per le 29 banche del campione, più della metà della loro
esposizione verso le grandi aziende sono in settori che
potrebbero essere sensibili al rischio di transizione.
Un'analisi parallela, basata sulle emissioni di gas a effetto
serra (GHG), "rivela che il 35% delle esposizioni totali
presentate dalle banche sono nei confronti di debitori dell'Ue
con emissioni di GHG superiori alla mediana della
distribuzione".
L'Eba mette in evidenza che "l'analisi dello scenario mostra
che l'impatto dei rischi legati al clima tra le banche ha
intensità diverse ed è concentrato in alcuni settori
particolari. Gli strumenti per l'analisi degli scenari si stanno
sviluppando rapidamente e dovrebbero essere compiuti ulteriori
progressi nella modellazione dei canali di trasmissione degli
shock del rischio climatico ai bilanci delle banche".
"Nel complesso - viene precisato nel rapporto" - i risultati
mostrano che sarebbe necessaria una maggiore divulgazione sulle
strategie di transizione e sulle emissioni di gas a effetto
serra (GHG) per consentire alle banche e alle autorità di
vigilanza di valutare il rischio climatico in modo più accurato.
Inoltre, i risultati evidenziano l'importanza per le banche di
espandere la propria infrastruttura di dati per includere le
informazioni sui clienti a livello di attività". (ANSA).