Un gruppo di 14 attivisti di Extinction Rebellion si sono introdotti martedì mattina nella sede del Ministero della Transizione ecologica a Roma e hanno imbrattato con bombolette di vernice la facciata esterna, l'ingresso, locali e porte fino al secondo piano. I manifestanti si sono mossi indisturbati. Non ci sono stati scontri, feriti o arrestati.
"L'azione - si legge in un comunicato di Extinction Rebellion - è stata portata avanti da cittadine e cittadini preoccupati/e per l'inazione della politica partitica, e del Ministero deputato, nei confronti del collasso ecologico e climatico. In 26.000 mail inviate al Ministero e ai suoi collaboratori, i sostenitori della campagna hanno chiesto che sia calendarizzato un incontro pubblico con il Presidente del Consiglio e alcuni Ministri/e in cui si dibatta della situazione eco-climatica e degli impatti sulla popolazione italiana, e si pretenda maggiore partecipazione democratica tramite l'indizione di una Assemblea di Cittadini/e. Le email non hanno ricevuto risposta: da qui la prima azione di imbrattamento".
"Molte delle persone che hanno preso parte ai blocchi stradali di dicembre - si legge ancora nel comunicato hanno violato per la decima volta il foglio di via da Roma, e sono consapevoli di rischiare delle condanne severe".
Secondo l'organizzazione "le persone che aderiscono alla campagna "Ultima Generazione" continueranno a ripetere atti di disobbedienza civile nonviolenta, finché i rappresentanti del governo (Draghi, Carfagna, Patuanelli, Cingolani, Giorgetti, Orlando) non concederanno loro un incontro pubblico. Ai ministri si chiederà di indire un'Assemblea di Cittadini/e nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica. Se l'incontro pubblico non verrà concesso, le persone sono pronte a tornare in strada, ancora più numerose, ad Aprile".