"Secondo nostri calcoli preliminari, il potenziale impatto climatico della fuoriuscita di metano da #Nordstream 1+2 potrebbe essere di 30 milioni di t di CO2eq (equivalenti a quella quantità di CO2, n.d.r.) in un periodo di 20 anni (GWP20). Pari alle emissioni annuali di 20 milioni di automobili nell'UE". Lo scrive Greenpeace Italia in un tweet.
"Il #gas fossile è quasi interamente metano - scrive ancora la ong -. Nel prossimo ventennio (cruciale per l'azione sul #clima) ogni tonnellata di metano emessa ha un impatto pari a 84 tonnellate di CO2eq. Le perdite di gas sono un disastro climatico".
Secondo Greenpeace "le infrastrutture per i combustibili fossili sono intrinsecamente pericolose. Se i sabotaggi o gli incidenti causano perdite massicce, anche il "normale funzionamento" degli oleodotti e dei depositi di gas provoca costanti perdite di metano, enormemente sottovalutate".
"Questa perdita - scrive ancora la ong - evidenzia quanto sia pericoloso affidarsi al gas fossile. L'Ue e i governi dovrebbero fare tutto il possibile per promuovere la transizione alle rinnovabili e ridurre gli sprechi energetici, non cercare nuove forniture di gas".