Catturare l'energia del Mediterraneo con una 'trottola' hitech montata su una zattera a basso impatto ambientale: è questo il progetto vincitore dei NI Engineering Impact Awards 2015, il riconoscimento dato da National Instruments alle migliori applicazioni tecniche dei suoi software e hardware nei più svariati settori industriali.
Il progetto vincitore, battezzato come Iswec (Inertial Sea Wave Energy Converter), è nato dieci anni fa nei laboratori del Politecnico di Torino e oggi sta diventando realtà grazie ad uno spin off di giovani ricercatori, che puntano a installare il primo prototipo al largo di Pantelleria già nel mese di aprile.
Il sistema che hanno sviluppato è una specie di grande zattera tecnologica, lunga 15 metri per 8 metri di larghezza e 5 metri di altezza, che galleggia a pelo d'acqua rimanendo ancorata sul fondale come una qualsiasi imbarcazione. Al suo interno custodisce una speciale 'trottola', ovvero un giroscopio che viene fatto ruotare su se stesso in un giroscopio da un motorino elettrico. Il beccheggio delle onde lo fa poi oscillare: questo movimento viene convertito in energia, che viene trasportata alla prima cabina elettrica sulla costa attraverso un cavo deposto sul fondale.
''Questo sistema è capace di adattarsi automaticamente alle condizioni del mare grazie ad un cervello elettronico, basato su tecnologia National Instruments, che in tempo reale varia la rigidezza delle componenti per rispondere all'altezza delle onde'', spiega Paolo Gherra, uno dei responsabili del progetto. Oltre ad essere intelligente, il dispositivo è anche a basso impatto ambientale. ''Un sistema con una produttività annua di 250 megawattora permetterà di risparmiare 68 tonnellate di anidride carbonica all'anno - aggiunge Gherra - e occuperà una zona di mare che sarà interdetta alle imbarcazioni e alla pesca: riuscirà così a difendere i fondali marini con la creazione di aree protette''.