Record di investimenti globali in energie rinnovabili nel 2015 per 367 miliardi di dollari. Il dato emerge dal rapporto di Clean Energy Canada, secondo il quale Stati Uniti, Cina e Giappone hanno rappresentato la metà degli investimenti.
Per la prima volta, sottolineano gli analisti, la maggior quantità di somme investite arriva dai Paesi in via di sviluppo con 167 miliardi di dollari contro i 162 miliardi spesi dalle economie sviluppate. In India si è registrato un aumento del 23% degli investimenti a 10,9 miliardi, quota che colloca il Paese come quinto investitore globale nel settore. Altro dato rilevante il crollo del costo delle rinnovabili. Tra il 2009 e il 2015, ad esempio, il costo dell'energia eolica negli Stati Uniti è sceso del 61%, mentre quello del solare è sceso dell'82%. I dati del Clean Energy Canada sono in linea con il report di Bloomberg di gennaio che aveva già certificato il boom di investimenti in energie pulite nel 2015 quantificandoli a 329 miliardi di dollari.
L'adozione delle energie rinnovabili fa bene alla Cina: secondo dati dell'istituto cinese di statistica elaborati da Greenpeace le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono scese per il secondo anno di fila. Nel 2015 le emissioni di CO2 sono diminuite dell'1-2% a seguito del calo del 2-4% nell'utilizzo di carbone da parte delle industrie. Tale diminuzione, rapportata agli ultimi due anni, sottolinea l'associazione ambientalista, equivale al consumo di carbone annuo totale del Giappone. Lo scorso anno la Cina ha anche raggiunto due record mondiali per l'energia pulita: l'installazione di 32,5 GW dall'eolico e di 18,3 GW dal solare.